Le lancette dell’orologio scorrono veloci e per la Roma è tempo di pensare al ritorno in campo. Già, perché la sosta per le Nazionali è passata in archivio ed i giallorossi hanno dato il via ad una nuova era della loro storia. Dopo la sconfitta per 3-2 contro il Bologna, i Friedkin hanno deciso di esonerare Ivan Juric, reo di non aver dato un gioco alla squadra e di aver raccolto solo 4 vittorie su 12 partite disputate. Troppo poco, con la dirigenza americana che ha optato per il Claudio Ranieri-tris per rimpiazzare il tecnico croato. Una scelta saggia, con il coach di Testaccio che conosce meglio di chiunque altro l’ambiente.
Sir Claudio è chiamato a ridare serenità e tranquillità ad un piazza che definire caotica ed in protesta è utilizzare un eufemismo. Il 73enne darà il via alla sua terza esperienza sotto l’ombra del Colosseo con una trasferta difficile, contro una delle candidate alla vittoria dello Scudetto. Domani 24 novembre, infatti, la Roma affronterà il Napoli allo stadio Diego Armando Maradona, alle ore 18:00. Uno dei protagonisti del match tra le due compagini dovrebbe essere Manu Koné, pronto a prendersi le chiavi della mediana dopo le ottime prestazioni con la maglia della Francia.
Roma, Koné vuole continuità
Una delle poche note positive di questo primo scorcio difficile di stagione della Roma è stato senza dubbio Koné. Arrivato nell’ultima sessione estiva di calciomercato dal Borussia Monchengladbach, per una cifra complessiva intorno ai 20 milioni di euro, il francese si è adattato finalmente ai ritmi del calcio italiano ed ha capito l’ambiente giallorosso, in ogni sua sfaccettatura. Nell’arco delle ultime settimane, il 23enne ha dato prova di avere le potenzialità per diventare un calciatore di prima fascia.
Tecnica, capacità di legare il gioco, carattere e fisico imponente: Koné sembra avere tutte le carte in regola per prendere in mano la mediana capitolina. Si sa, Ranieri riesce sempre a gestire sia i giocatori più esperti che quelli più giovani. Ecco, quindi, che il classe 2001 sarebbe pronto alla definitiva consacrazione, grazie a Sir Claudio. Solo il campo, però, saprà darci le risposte che aspettiamo.
