Dopo le difficoltà degli ultimi anni, Marash Kumbulla è tornato a mettersi in mostra con la maglia dell’Espanyol, che stasera affronterà il Barcellona nella trentaseiesima giornata di Serie A. Al termine della stagione farà ritorno a Roma e potrebbe provare a giocarsi le proprie carte con il nuovo allenatore, dimostrando la crescita avuta in Spagna. In un’intervista rilasciata a gazzetta.it, l’ex Verona ha toccato diversi temi, a partire proprio da quello del suo futuro: “L’unica certezza è il ritorno alla Roma visto che il prestito all’Espanyol è secco. Poi si vedrà, al momento non c’è nemmeno l’allenatore”.
Interrogato sul fatto che la Roma abbia mantenuto i contatti, il difensore albanese ha così risposto: “Eccome. Federico Balzaretti mi chiama sempre, è anche venuto qui a vedermi qualche volta. Il rapporto con la società è ottimo. Poi è chiaro, tutto dipende dal tecnico. Però ci sarà tempo, ora non ci penso tanto, la cosa importante è che io abbia trovato continuità, sto bene fisicamente e ho giocato tanto”.
Kumbulla: “Quarto posto? Tifo Roma ma è durissima”
Sull’avere altri contatti diretti con i giallorossi: “Sono nella chat del Fantacalcio con alcuni compagni e li ogni tanto chiedo informazioni ma con discrezione. E soprattutto gli faccio i complimenti e li appoggio da tifoso, Peccato per la sconfitta di Bergamo, ma che girone di ritorno che hanno fatto? Incredibile”.
Kumbulla ha poi detto la sua riguardo la conclusione della Serie A ed i verdetti da assegnare: “Corsa al quarto posto? Io tifo Roma, però è una battaglia tremenda, durissima. Sinceramente non saprei. Scudetto? Continuo a dire Napoli, nonostante il pari con il Genoa. Hanno un vantaggio importante e due partite sulla carta abbordabili con Parma e Cagliari, non penso che se lo facciano scappare”.
Il classe 2000 si è espresso anche sul suo passaggio dalla Serie A alla Liga: “Fuori dal campo non ci sono grandi differenze: la vita è molto simile visto che culturalmente Italia e Spagna sono Paesi molto vicini. Sul campo si è diverso: qui c’è molta meno tattica e ci sono molti più giocatori di qualità nella fascia diciamo di livello medio. E poi tra Real Madrid e Barcellona hanno dei fuoriclasse incredibili”.