Nel corso della sessione estiva di calciomercato è andato in scena un trasferimento storico per la Serie A e soprattutto per la storia della Roma: Saud Abdulhamid ha infatti raggiunto la capitale italiana, diventando appunto il primo saudita a giocare nel massimo campionato italiano. Il giocatore fino ad ora non ha avuto granché spazio, ma quando è stato chiamato in causa l’esterno si è fatto trovare pronto, mostrando soprattutto la sua fisicità e la velocità sulla corsia esterna. Quel che è certo però è che ci vorrà tempo prima che il classe 1999 riesca ad adattarsi al 100% al modo di giocare italiano.
A parlare del suo trasferimento ci ha pensato l’agente Ahmed Almualind, che ai microfoni di Arabnews.pk ha commentato: “L’arrivo di Saud a Roma è una storia scritta in due capitoli. Il primo è stato scritto a maggio, quando gli scout avevano chiesto informazioni sul giocatore ed il secondo quando Ghisolfi è diventato il direttore sportivo della Roma. Già al Nizza aveva mostrato un certo interesse per Abdulhamid; poi una volta in giallorosso si è rimesso in contatto”.
Poi continua: “Questo trasferimento ha aiutato l’immagine di un paese intero e sicuramente farà da apripista ad altri giocatori sauditi. Sono orgoglioso di come sia andata. Come agente, ho dimenticato i miei interessi per dare una mano a Saud, nel bene del calcio saudita. Ho sacrificato tanti soldi per far sì che questo accadesse”.
Roma, l’agente di Abdulhamid: “Deve conoscere il campionato italiano”
L’agente di Saud Abdulhamid ha poi continuato il suo intervento dando qualche notizia sul trasferimento: “Prima che Saud firmasse per la Roma era vicinissimo al Rennes, che si era dimostrato parecchio interessato. Poi ha deciso di andare a Roma e accettare la sfida. L’interesse del Rennes è stato mantenuto segreto”.
E conclude parlando proprio dell’adattamento del calciatore nella squadra giallorossa: “Adesso Saud è felice a Roma, ha giocato alcuni minuti. È un calciatore di livello internazionale e ha giocato perfino la Champions League asiatica. Non è stato un problema adattarsi per lui . Deve conoscere il modo di giocare a calcio italiano e per lui non è un problema iniziare dalla panchina, allenatore e ds ci avevano già spiegato tutto”.