La rincorsa è stata emozionante, quasi insperata per come si era messa la stagione. Ma adesso che mancano sei partite alla fine del campionato, la Roma si trova sospesa tra sogno e necessità . Il sogno è l’Europa, che sia League o – più complicato – Champions. La necessità è chiudere il bilancio in equilibrio, come richiesto dagli accordi con la UEFA, e questo significa anche fare i conti con l’eventualità più scomoda: restare fuori dalle coppe.
In quel caso, i 30-35 milioni garantiti dalla sola Europa League salterebbero, e il club potrebbe essere costretto a cedere uno dei suoi titolari. Non è uno scenario auspicato da nessuno, ma è sul tavolo, perché senza gli introiti delle coppe, qualche plusvalenza diventerà inevitabile. I dirigenti – Ghisolfi in primis – sono già al lavoro per valutare tutte le ipotesi.
Ndicka sacrificabile, Svilar da blindare
Il primo nome escluso dalla lista dei sacrificabili è quello di Mile Svilar. Il portiere serbo è stato una delle rivelazioni della stagione e, non a caso, si sta trattando il rinnovo con adeguamento dell’ingaggio. Ranieri ha chiesto espressamente di blindarlo, e la proprietà è sulla stessa linea: cederlo sarebbe l’ultima opzione, salvo offerte fuori mercato in stile Alisson-Liverpool. E anche in quel caso, servirebbe un ragionamento collettivo.
Come riporta il Corriere dello Sport, chi invece potrebbe partire è Evan N’Dicka. Arrivato a parametro zero, come Svilar, garantirebbe una plusvalenza piena e ha già fatto sapere – con toni pacati ma chiari – di essere disponibile a valutare proposte insieme al club. Nessuna fuga, certo, ma nemmeno una chiusura alla cessione, soprattutto se si tratterà di un’offerta importante da un club europeo di prima fascia. La Roma, intanto, si sta muovendo in anticipo per non farsi trovare impreparata: il nome segnato in rosso sulla lista è quello di Oumar Solet, ora all’Udinese.