Come riportato da Il Romanista, da oggi l’area occupata finora dall’Autoricambi a Pietralata è ufficialmente libera. Si chiude così un lungo contenzioso legale e amministrativo tra i titolari dell’attività commerciale e le istituzioni capitoline. L’ultima parola era stata del TAR, che aveva respinto la richiesta di sospensiva dei ricorrenti, aprendo la strada a un accordo bonario firmato lo scorso mese. Da oggi l’accordo è pienamente esecutivo.
Per la Roma, si tratta di un passaggio cruciale. Su quel terreno si potranno infatti ora effettuare alcune delle indagini archeologiche fondamentali per la stesura del progetto definitivo del nuovo stadio, previsto nell’area di Pietralata.
Indagini archeologiche in corso: possibile chiusura entro luglio
I rilievi archeologici erano già iniziati da alcune settimane, ma mancava ancora una parte di terreno per concludere le operazioni. Ora, con l’area completamente accessibile, l’obiettivo del club è di chiudere le indagini entro la fine di luglio. A quel punto si potrà pensare concretamente alla presentazione del progetto definitivo tra settembre e ottobre.
In questi mesi, nel frattempo, si stanno moltiplicando le riunioni tecniche legate alla viabilità e alla distribuzione dei parcheggi, soprattutto dopo che la capienza del nuovo impianto è stata aumentata da 57.500 a 60.000 posti fissi. Questo comporta l’obbligo di rivedere in crescita anche la quota di parcheggi prevista in fase di pubblica utilità.
Il calendario delle prossime tappe
Dopo la presentazione del progetto definitivo, sarà la volta di due snodi centrali: il voto dell’Aula consiliare di Roma Capitale e la Conferenza dei Servizi decisoria, che dovrà approvare in via definitiva il piano. Solo dopo questi passaggi si potrà procedere ai bandi internazionali per i lavori e, finalmente, alla posa della prima pietra. L’obiettivo resta giocare nel nuovo stadio di Pietralata entro la stagione 2027-28.