Dalle stalle alle stelle. La stagione della Roma è tornata sui binari giusti, in poco meno di 3 mesi. Ad una prima parte piena di passi falsi e mancanze dal punto di vista mentale, corrisponde una seconda fase di alto livello. La rimonta in campionato sta proseguendo nella giusta maniera e c’è da tenere conto anche della qualificazione agli ottavi di finale di Europa League, maturata grazie al doppio confronto con il Porto. Il vero artefice della rinascita dei giallorossi ha un nome e cognome: Claudio Ranieri. Il coach di Testaccio ha ereditato una rosa scarica psicologicamente, in totale crisi di gioco e risultati.
Sin dallo scorso novembre, però, il tecnico 73enne ha dato un’identità ben riconoscibile alla sua squadra. Un lavoro egregio, che non è passato inosservato agli occhi degli addetti ai lavori e non solo. In una lunga intervista rilasciata ai microfoni della Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore Marcello Lippi ha esaltato Claudio Ranieri: “Mi incanta. Ha appena 3 anni in meno di me ed ha una passione estrema che lo spinge a continuare. La Roma gli ha dato entusiasmo. Gli faccio i miei complimenti, è entrato dentro la società e la testa della squadra”.
Roma, grinta e unione: la ricetta di Ranieri
La Roma sta ritrovando il suo vero volto grazie alla cura Ranieri. Già, perché il Tinkerman ha dato grinta alla squadra, stabilendo delle gerarchie ma al tempo stesso utilizzando ogni elemento a sua disposizione. Da Matias Soulé ad Eldor Shomurodov, passando per un Bryan Cristante che ha convinto nell’ultima uscita con il Monza: sono tante le seconde linee che si stanno mettendo in mostra. La forza del gruppo è il segreto dei capitolini, che stanno dando importanti segnali in questo inizio 2025. L’obiettivo rimane chiaro: continuare ad avvicinarsi all’Europa che conta in Serie A. Un traguardo che appare sempre di più alla portata.