Mesi decisamente intensi attendono la Roma, su diversi fronti. Il campo vedrà la banda di Ranieri intenta in una proibitiva rimonta in campionato e focalizzata su un’Europa League, già da giovedì contro il Porto, diventata rapidamente obiettivo principale della stagione. Fuori invece si getteranno le basi per la squadra che verrà , tra veterani in bilico, rinnovi da impostare (quello di El Shaarawy si avvicina), conti da far quadrare e soprattutto nuovo allenatore.
Una questione quest’ultima spinosa e finora non affrontata con molta intelligenza dal club. Ghisolfi e Ranieri avevano dichiarato, ancora prima di Natale, che la società fosse già al lavoro per individuare il profilo adatto, che sarebbe stato di primissimo livello. Aspettative dunque alzate al massimo, ma ora sembra esserci più cautela, con il Ds giallorosso che, prima del Milan in Coppa Italia, ha preferito sorvolare e concentrarsi sul presente. Ciò che sembra evidente dalle indiscrezioni è però una Roma del futuro made in Italy, visti i nomi che stanno circolando.
Di Ancelotti si è parlato fin troppo, e rischia di essere una suggestione pericolosa se non si dovesse realizzare, visto l’hype che il suo nome inevitabilmente crea. Stando a Leggo, prende quota il nome di Sarri, desideroso di rilanciarsi dopo la fine della sua avventura alla Lazio quasi un anno fa. A giugno ci avevano pensato Milan e Fiorentina, senza però affondare il colpo, ed ora la Roma diventa un’opzione possibile. Da capire come reagirebbe la tifoseria all’arrivo di un ex biancoceleste, ma di certo si prenderebbe una direzione ben precisa circa l’idea di gioco per il prossimo anno.
Montella e Farioli in corsa
Ad alimentare questo filo conduttore di italianità che il club capitolino avrebbe in mente per il post Ranieri non sono soltanto Ancelotti e Sarri, ma anche gli altri due candidati principali: Vincenzo Montella è stato visto spesso all’Olimpico ad ammirare la squadra che lo ha visto protagonista da calciatore, e sembra quasi un po’ insofferente nella sua attuale posizione da ct della Turchia. Sondato già dopo l’esonero di Juric, resta una valida opzione. Occhio anche a Farioli, impegnato nella lotta al titolo in Olanda con il suo Ajax. Piace per la sua gioventù e filosofia di gioco ricalcante quella del suo maestro De Zerbi.