La stagione della Roma continua a essere indecifrabile. Allo Stadio Olimpico, i giallorossi hanno fermato la corsa del Napoli capolista, che arrivava da sette vittorie consecutive, agguantando un meritato pareggio grazie allo splendido sinistro al volo di Angeliño al 92′. Per il terzino spagnolo si tratta della seconda rete consecutiva dopo quella realizzata giovedì scorso in Europa League contro l’Eintracht Francoforte.
Nonostante un undici titolare sperimentale, con molti titolari lasciati a riposo in vista della sfida di Coppa Italia contro il Milan, la squadra di Claudio Ranieri ha tenuto bene il campo e avrebbe probabilmente meritato qualcosa in più di un punto. Il Napoli pregustava già la fuga in campionato grazie al più classico dei gol dell’ex, firmato da Spinazzola. Tuttavia, nella ripresa, i partenopei hanno abbassato notevolmente il baricentro, permettendo alla Roma di giocare le sue carte migliori.
L’analisi del primo tempo
Ranieri ha sorpreso tutti con sei cambi rispetto a giovedì e un 4-3-3 molto prudente, che si trasformava in 4-5-1 in fase difensiva. Soulé ed El Shaarawy hanno coperto le fasce, supportando il centrocampo composto da Koné, Pisilli e Cristante. In attacco, Shomurodov era l’unico riferimento. La linea difensiva era formata da Rensch, Mancini, Ndicka e Angeliño. Il Napoli di Conte si è schierato con un modulo speculare, con Meret tra i pali, una difesa composta da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Spinazzola, mentre Lobotka gestiva la cabina di regia, supportato da Anguissa e McTominay. In avanti, Politano, Lukaku e Neres completavano il tridente offensivo.
La Roma ha iniziato con un baricentro basso, affidandosi a Shomurodov per disturbare la prima impostazione del Napoli con Lobotka. I partenopei hanno mantenuto il controllo del gioco, cercando di sfondare centralmente con il dinamismo di Anguissa e McTominay. Tuttavia, la squadra di Conte ha faticato a creare occasioni nitide, mentre la Roma ha tentato di sfruttare gli spazi concessi in contropiede. Al 21′, Soulé ha sprecato una ghiotta occasione, calciando addosso a Rrahmani anziché servire El Shaarawy libero sulla sinistra.
In fase di impostazione, invece, la Roma ha sofferto la pressione alta del Napoli, che ha costretto i giallorossi a lanciare lungo, senza un riferimento capace di far salire la squadra. All’improvviso, Spinazzola ha portato in vantaggio gli ospiti con un inserimento perfetto, approfittando di una disattenzione di Mancini e di un’uscita avventata di Svilar, superato con un preciso pallonetto.
Nel finale del primo tempo è arrivata l’occasione migliore della Roma, prima con un cross di Angelino per Ndicka respinto da Meret e poi sul successivo cross rasoterra dell’ivoriano respinto dalla difesa avversaria. Il Napoli è così andato negli spogliatoi in vantaggio, nonostante un dato degli xG praticamente identico a quello dei giallorossi (0.26 per la squadra di Ranieri contro 0.22).
L’analisi del secondo tempo
Nessun cambio per i due tecnici all’intervallo, ma la Roma ha subito alzato l’intensità , mostrando un atteggiamento più aggressivo. La prima occasione della ripresa è stata però del Napoli, con una bella combinazione stretta che ha portato al tiro McTominay, che però non ha inquadrato lo specchio della porta.
La svolta è arrivata con le sostituzioni: Saelemaekers e Paredes hanno rilevato gli acciaccati El Shaarawy e Koné. Il belga si è distinto soprattutto quando Ranieri lo ha spostato a destra, mentre l’argentino ha portato geometrie e qualità a centrocampo. Inoltre, due punizioni calciate da Paredes hanno creato grossi pericoli: la prima ha dato l’illusione del gol (finendo sull’esterno della rete), la seconda ha colpito il palo esterno.
Per il finale, Ranieri si è giocato l’all-in, mettendo in campo tutta la qualità possibile, schierando una sorta di 4-4-2 super offensivo con Saelemaekers e Angelino terzini, Soulé e Baldanzi esterni e la coppia Dybala-Dovbyk in avanti. Conte, invece, ha abbassato il baricentro della propria squadra (dentro Mazzocchi per Neres), passando alla difesa a 5. Poi, per non farsi schiacciare ulteriormente e far respirare la difesa, ha mandato in campo Simeone e Raspadori, ma la Roma è rimasta in partita.
Nel recupero, Mancini ha recuperato un pallone fondamentale, consentendo a Svilar di far ripartire l’azione. Una triangolazione tra Soulé e Saelemaekers ha portato al cross del belga, con Angeliño bravo a trafiggere Meret con uno splendido sinistro al volo. L’inerzia era completamente favorevole alla Roma, ma l’arbitro Fabbri ha fischiato la fine allo scadere dei cinque minuti di recupero indicati inizialmente, senza considerare almeno due minuti di interruzione dopo il gol dello spagnolo.
L’importanza di Paredes e super Angelino: bocciato Cristante
La prestazione della Roma lascia buone sensazioni in vista delle prossime partite. La squadra è riuscita a tenere testa alla capolista nonostante il turnover attuato da Ranieri in vista della Coppa Italia. Coi titolari dall’inizio, probabilmente, sarebbe stata una gara diversa e lo si è visto soprattutto con gli ingressi di Paredes e Saelemaekers nel secondo tempo.
Con loro in campo è stata un’altra Roma. In particolare, l’ingresso di Paredes ha spostato l’inerzia del match Appena entrato in campo, ha servito Rensch con un filtrante perfetto alle spalle delle difesa partenopea, poi ha sfiorato due volte il gol su punizione. Per giocare in verticale, i giallorossi non possono prescindere dal centrocampista argentino.
A prendere la palma di migliore in campo però non può che essere Angelino. Al di là della rete, la seconda in pochi giorni, il terzino spagnolo ha giocato una partita quasi perfetta, con un intercetto, un contrasto vinto, un passaggio chiave e quattro duelli aerei vinti su sei. Menzione speciale anche per Ndicka, che ha vinto il confronto diretto con Lukaku.
Non mancano però le note negative. Svilar, spesso decisivo, ha commesso un’uscita avventata che è costata il gol di Spinazzola. Soulé ha mostrato impegno ma poca concretezza, sprecando un’occasione importante nel primo tempo. Cristante, invece, ha faticato a dare fluidità alla manovra, uscendo tra i fischi.
Roma mai doma
La partita ha certificato ancora una volta lo spirito combattivo della Roma, che non si arrende mai. Dal 2020-21, i giallorossi hanno segnato ben 28 gol dal 90′ in poi, dimostrando una volontà incrollabile di lottare fino all’ultimo respiro. Ranieri ha letto la gara in maniera perfetta, gestendo tattiche e strategie con grande lucidità . Una grande prestazione che lascia ben sperare per le prossime sfide.