Roma, mercato in ritardo: Gasperini aspetta Wesley e Ghilardi, ma i nodi restano

Il tecnico giallorosso aspetta ancora tre innesti. Wesley e Ghilardi sono vicini, ma i ritardi preoccupano. E rispunta anche il nome di Laurienté

Marta Visconti
Marta Visconti - Collaboratore
4 min di lettura

Una domenica di mezzo non ha cancellato l’eco delle parole di Gasperini. Il tecnico giallorosso ha parlato chiaro, dopo la goleada contro il Trastevere: la Roma è in ritardo sul mercato. E poco importa se nelle ultime 48 ore sono arrivati Neil El Aynaoui e Evan Ferguson – l’irlandese sbarcato a Ciampino ieri sera con un’operazione da 3 milioni di prestito oneroso più 35 di riscatto. Per Gasperini, il quadro è ancora incompleto. Lo ha detto con garbo, ma anche con fermezza.

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Roma incompleta, Gasp aspetta: servono almeno tre rinforzi

Come riportato da Il Messaggero, il tecnico avrebbe voluto avere la rosa definita già per il ritiro. Invece, a meno di un mese dall’inizio del campionato, mancano ancora tasselli chiave in ruoli fondamentali. Serve un esterno offensivo mancino da schierare a destra, un difensore centrale pronto (non solo da prospettiva) e un vice-Angeliño. Non solo: serve anche un portiere di riserva e – se Hermoso dovesse partire – un altro centrale.

Nel reparto che sembra già coperto, la mediana, potrebbero esserci nuovi movimenti in caso di uscite, con un nome su tutti nel mirino: Matt O’Riley. Il centrocampista del Celtic piace da tempo e viene tenuto sotto osservazione da Massara. Non una priorità oggi, ma un’opzione concreta per domani. E poi, come rilasciato in esclusiva dalla nostra redazione, l’indiscrezione che potrebbe portare la Roma a guardare di nuovo in casa Betis per Ez Abde, calciatore già da tempo finito sui radar della società giallorossa.

Wesley e Ghilardi, l’attesa è quasi finita

L’unico ruolo dove non si cerca più è quello dell’esterno destro: la Roma è convinta che Wesley Franca sbarcherà entro mercoledì. L’accordo col Flamengo è definito, manca solo il via libera (atteso a ore) e il successivo annuncio. Lo stesso Gasperini spera di accoglierlo prima del test contro il Kaiserslautern, in programma sabato alle 18:00.

Discorso simile per Daniele Ghilardi: il centrale del Verona ieri non è stato convocato per l’amichevole contro il Rovereto. Ufficialmente perché non ancora in condizione, ma secondo le indiscrezioni riportate da Il Messaggero, il vero motivo è il probabile trasferimento imminente. Il Verona chiede 12 milioni, ma Massara vuole chiudere a 10 più bonus, magari inserendo Luigi Cherubini come contropartita tecnica per abbassare la cifra.

I dettagli che non sfuggono a Gasperini

Il test contro il Trastevere – finito 14-0 – ha lasciato più spunti tattici che emozioni. Ma Gasperini ha già annotato alcune cose. La prima: Dybala è stato schierato subito, e ha risposto presente. Era stato operato a marzo, con rientro previsto a metà agosto. Ma è già in campo, già decisivo.

La seconda: Cristante, ancora una volta, ha portato la fascia da capitano, al posto di Mancini. Nessun caso, solo gerarchia d’esperienza. Ma è un segnale. La terza: Soulé a sinistra, in un ruolo che ha esposto tutte le sue incertezze.

Al netto dei volti nuovi e delle rotazioni, questa – di fatto – è ancora la Roma dello scorso anno. Una squadra che Gasperini vuole trasformare, ma per farlo ha bisogno di tempo e giocatori. Il mercato lo sa, ma deve sbrigarsi.

Ultima idea: torna di moda Laurienté

Con il trasferimento saltato al Sunderland, torna in orbita Roma anche Armand Laurienté, esterno del Sassuolo. Il suo profilo resta molto apprezzato da Gasperini, che lo considera ideale per occupare la fascia sinistra nel 3-4-2-1. Il prezzo è alto (20 milioni), ma potrebbe tornare attuale nei prossimi giorni.

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Mi chiamo Marta Visconti, sono una content creator da oltre 20 anni e una romanista da una vita. Scrivere, raccontare, condividere emozioni è sempre stato il mio modo di vivere il calcio e la Roma in particolare. Su SoloLaRoma.it porto la mia esperienza nel mondo dei contenuti digitali al servizio della mia più grande passione. Dal primo post allo stadio, ogni parola che scrivo ha dentro un pezzo del mio cuore giallorosso. Perché la Roma non è solo una squadra: è casa. E raccontarla, per me, non è un lavoro. È un onore.
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