Lasciarsi alle spalle la sconfitta per 1-0 contro l’Elfsborg è l’obiettivo principale della Roma. I giallorossi sono reduci da una prova poco convincente in terra svedese e si riaffacciano al campionato, per dare continuità alle vittorie contro Udinese e Venezia. La prossima tappa sarà in trasferta a Monza. Una partita da non sottovalutare, contro un avversario che ha necessario bisogno di punti per allontanarsi dalla zona calda della classifica.
Il tecnico Ivan Juric sa bene di dover cambiare le carte in tavola e sta preparando nel più minimo dei dettagli la sfida contro i brianzoli. Il coach di Spalato avrebbe già disegnato il suo 3-4-2-1, con un cambio sulla corsia sinistra rispetto all’impegno in Europa League. Mario Hermoso rimarrà in panchina, con Angelino che agirà da braccetto e Stephan El Shaarawy che partirà dal 1′ come esterno a tutta fascia.
Roma, Juric riparte da El Shaarawy: la duttilità del Faraone
Se si pensa ad El Shaarawy, il primo aspetto che viene in mente è la sua duttilità tattica. Il 31enne è sempre stato considerato un’ala offensiva, capace di puntare e saltare l’uomo con la facilità di chi beve un bicchiere d’acqua. Negli ultimi anni, però, il Faraone ha cambiato radicalmente il suo stile di gioco.
Il classe 1992 è diventato un vero e proprio jolly per la Roma, capace di macinare chilometri in campo e di agire da quinto di centrocampo, al servizio dei compagni. Grazie al suo spirito di sacrificio, l’ex Genoa è diventato uno dei beniamini dei tifosi. Date le assenze sulla fascia mancina, con Alexis Saelemaekers ai box e Nicola Zalewski non ancora al top, Juric punterà quindi sulla leadership di El Shaarawy, pronto a sfruttare questa occasione. La Roma si aggrappa al Faraone, con la speranza di arrivare alla sosta con la 3° vittoria consecutiva in Serie A.