La Roma si prepara ad affrontare un finale di stagione infuocato, con la qualificazione alle coppe europee ancora tutta da conquistare. Domenica sera i giallorossi ospiteranno la Juventus allo Stadio Olimpico per il primo di una serie di scontri diretti fondamentali in chiave Champions League. L’obiettivo è rientrare nelle prime quattro, ma in caso di mancato accesso alla massima competizione europea, la società potrebbe essere costretta a sacrificare uno dei suoi giocatori più preziosi per mantenere l’equilibrio finanziario.
Uno dei nomi in cima alla lista dei possibili partenti è quello di Evan Ndicka, difensore centrale ivoriano che ha attirato l’attenzione di diversi club di Premier League.
Newcastle, Arsenal e Nottingham Forest in pressing su Ndicka
Ndicka è valutato circa 40 milioni di euro (33,4 milioni di sterline), una cifra che garantirebbe alla Roma una boccata d’ossigeno sul piano economico nel caso in cui la squadra non riuscisse a qualificarsi per le coppe europee più remunerative. Secondo quanto riportato da Transferfeed, Arsenal, Newcastle United e Nottingham Forest stanno monitorando con attenzione il giocatore e sarebbero pronti a soddisfare le richieste della Roma per assicurarselo già nella prossima sessione di mercato.
Attualmente i giallorossi occupano la sesta posizione in classifica, che varrebbe l’accesso alla Conference League, ma con sei scontri diretti nelle ultime otto giornate, tutto è ancora in bilico.
Pilastro della difesa giallorossa
Arrivato a parametro zero nell’estate del 2023 dopo essersi svincolato dall’Eintracht Francoforte, Ndicka ha firmato un contratto quinquennale con la Roma e in queste due stagioni è diventato un punto di riferimento per la retroguardia giallorossa. Finora ha totalizzato 76 presenze in tutte le competizioni, segnando anche il suo primo gol con la maglia giallorossa contro il Tottenham.
In questa stagione ha saltato solo la partita contro l’Union SG, risultando sempre titolare in tutte le altre gare, con una tenuta fisica e mentale straordinaria. Impressionante anche il suo rendimento dal punto di vista disciplinare: solo 2 ammonizioni in 43 partite, un dato che conferma la sua capacità di gestire le situazioni difensive con grande intelligenza.