In un inizio stagione caratterizzato da tante difficoltà e da alti e bassi importanti, la Roma ha potuto fare sempre affidamento su alcuni dei giocatori ritenuti indispensabili per il benessere della squadra, non solo da uno, ma da tutti e tre i tecnici che si son divisi la panchina giallorossa fino a questo momento. Oltre a Mile Svilar, considerato come uno degli insostituibili, tra i giocatori di movimento spicca il nome di Evans Ndicka.
Il calciatore ivoriano ha dimostrato una crescita esponenziale in questo avvio di campionato, provando a dare maggiore sostanza alla formazione giallorossa anche se in un periodo no. Infatti, il calciatore, arrivato a parametro zero lo scorso anno, è diventato il giocatore con il maggior numero di minuti giocati in tutta la Serie A e considerando anche Coppe e partite con la Nazionale, Ndicka è arrivato già a quota 2150′. Un dato che ne sottolinea l’assoluta sicurezza che lo stesso calciatore riesce a trasmettere alla sua Roma e di fatto mai considerato tra i colpevoli dello scarso rendimento dei tifosi, al contrario di Gianluca Mancini, anche lui titolare in 15 partite su 15 in questo campionato.
Roma, non solo minuti: Ndicka è quantita
L’importanza che Ndicka ha acquistato in campo non è caratterizzata solo dai minuti giocati, ma anche dalla sua versatilità e dalla solidità. Il giocatore ha infatti raddoppiato non solo i duelli aerei arrivando al 53.8%, a differenza del 34.6% della scorsa stagione, ma anche migliorando nettamente sui recuperi, con il 36.9% a confronto del 14.3%. del 2023.
È facile dunque compredere le motivazioni che porterebbero anche Ranieri a continuare a puntare su di lui, anche in coppia con Mats Hummels che invece garantisce più esperienza. Ndicka all’età di 25 anni ha sicuramente le qualità ed un margine di crescita importante per conquistarsi un posto tra i migliori centrali difensivi d’Europa.