Roma, niente tempo per fermarsi: ripresa a Trigoria con la testa al Milan

Archiviata la sconfitta di Bergamo, i giallorossi tornano a lavorare a Trigoria: domenica c'è uno scontro diretto che vale l'Europa

Redazione Solo la Roma
Redazione Solo la Roma - La Redazione
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La Roma non può permettersi di guardarsi indietro. Dopo il ko di ieri sera contro l’Atalanta, che ha ridotto sensibilmente le speranze di qualificazione alla prossima Champions League, la squadra è tornata subito a lavoro al Fulvio Bernardini. All’orizzonte c’è un altro appuntamento decisivo: domenica alle 20:45 all’Olimpico arriverà il Milan, distante solo tre punti e in piena corsa per un posto in Europa.

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La seduta a Trigoria: sorrisi, sudore e un gol da applausi

Claudio Ranieri ha radunato la squadra sotto un cielo grigio e una concentrazione assoluta. I titolari del Gewiss Stadium hanno svolto un lavoro di scarico tra campo e palestra, mentre il resto del gruppo ha lavorato ad alta intensità: riscaldamento atletico, partitelle a tema con le porticine e infine una sfida a campo ridotto.

A mettersi in evidenza è stato Alexis Saelemaekers, autore di un gran gol dalla distanza. La sua squadra – completata da Hummels, El Shaarawy, Abdulhamid e Gourna-Douath – ha vinto la partitella, tra sorrisi e applausi. Da bordocampo hanno osservato anche Angelino e Soulé, entrambi reduci da novanta minuti intensi a Bergamo.

Ranieri verso il Milan: idee chiare e conferme

Ranieri sembra orientato a confermare buona parte della formazione vista nelle ultime uscite. In porta ci sarà ancora Mile Svilar, tra i pochi a salvarsi anche a Bergamo. Davanti a lui, la linea a tre dovrebbe vedere Gianluca Mancini centrale, con Celik e Ndicka nei ruoli di braccetti.

A centrocampo agiranno Soulé e Angelino sulle corsie esterne, con Koné in cabina di regia e Cristante e Pisilli a completare il terzetto. In attacco, possibile nuova chance dal 1’ per la coppia Shomurodov-Dovbyk, con Dybala e Lorenzo Pellegrini ancora ai box. Una partita da dentro o fuori, con l’Olimpico chiamato a spingere forte: il destino europeo della Roma passa (anche) da qui.

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