Era il 30 maggio 1994, alle ore 10:52. Nelle redazioni giornalistiche arrivò un lancio d’agenzia. Erano passate poche ore dalla disgrazia: “ANSA – Agostino Di Bartolomei, ex calciatore della Roma e del Milan, si è ucciso stamani sparandosi un colpo di pistola sul terrazzo della sua villa a San Marco di Castellabate, in provincia di Salerno, dove si era trasferito dopo aver concluso la sua attività sportiva. Aveva trentanove anni“. Una tragedia che scosse non solo il popolo romanista, ma l’intero panorama calcistico italiano.
Di Bartolomei, il murales dei tifosi della Roma
Sono trascorsi ormai 31 anni da quel tragico giorno, ma l’amore dei tifosi della Roma per Ago continua ad ardere nella memoria collettiva del popolo romanista. L’ennesimo segno d’affetto è stato espresso — e impresso — anche quest’anno sui muri della Capitale, in Via di Valle Aurelia, dove ieri è apparso un murales dedicato all’ex calciatore della Roma, in giallorosso dal 1972 al 1984. Protagonista dello scudetto del 1983 da capitano, giocatore rispettato e ammirato da tutto il mondo del calcio, Di Bartolomei continua a essere un simbolo di quella formazione che ogni tifoso giallorosso non può dimenticare.
Le parole per ricordare Di Bartolomei
“Esistono i giocatori di calcio e poi esistono i giocatori come Agostino Di Bartolomei.” Queste le parole che la tifoseria giallorossa ha scelto per ricordare il suo condottiero. Una frase che richiama volutamente la celebre dichiarazione, colma d’affetto, che proprio Di Bartolomei dedicò al popolo romanista: “Esistono i tifosi di calcio e poi i tifosi della Roma“.
Il senso di celebrare la memoria di Ago
Un uomo che parlava “poco, perché è meglio che parlare troppo”, diceva di sé. “E perché c’è sempre il rischio che quello che hai da dire non interessi a nessuno.” Un giocatore capace di dare tutto per la Roma, e che Roma — e il suo popolo — ha saputo ripagare nel tempo, onorandone sempre la memoria. “Essere tra gli undici giocatori di sempre della Roma è una meravigliosa conferma dell’amore infinito che i tifosi hanno ancora per Agostino, nella speranza che il calcio riscopra serietà, rispetto e lealtà: valori che, al pari dei muscoli, vanno allenati con costanza”. Così Marisa Di Bartolomei, moglie dell’indimenticato capitano, ci ricorda che celebrare Agostino significa non dimenticare che lo sport, come la vita, ha bisogno di veri esempi valoriali. Esempi come Agostino Di Bartolomei.