La Roma si prepara a un’estate cruciale, non solo per il nome del prossimo allenatore che prenderà il testimone da Claudio Ranieri, ma anche per la costruzione di una rosa più solida e competitiva, in grado di affrontare una stagione che – nei piani della società – dovrà riportare il club stabilmente in Europa. E il reparto difensivo sarà uno dei primi cantieri aperti.
Con l’addio ormai certo di Mats Hummels, che ha annunciato il ritiro a fine stagione, e l’adattamento forzato di Celik a centrale, i centrali “puri” di riferimento sono rimasti solo Mancini e Ndicka. Troppo poco per una squadra ambiziosa, soprattutto se si vogliono affrontare più competizioni ad alto livello.
La situazione di Kumbulla e Hermoso
Marash Kumbulla, in prestito all’Espanyol, è una delle sorprese della Liga. Le sue prestazioni sono state così convincenti da spingere il club spagnolo a valutare il riscatto. Ma qui si apre un bivio: monetizzare o reinvestire su di lui? Kumbulla, giovane ma con già esperienza in Serie A e ora anche in Spagna, potrebbe rappresentare una risorsa pronta per la nuova Roma. E con l’uscita di Hummels, il suo rientro potrebbe anche evitare spese onerose sul mercato per un centrale di livello.
Anche Mario Hermoso, in prestito al Bayer Leverkusen, vive una fase di incertezza. Il club tedesco, dopo un’annata brillante, potrebbe decidere di trattenerlo, ma se dovesse tornare alla base, la Roma si troverebbe a dover scegliere: tenerlo come rinforzo di esperienza o cederlo per generare una plusvalenza, utile a finanziare il mercato?
Cosa serve?
In ogni caso, è evidente: servono almeno due difensori centrali nuovi. Non solo per sostituire Hummels, ma anche per aumentare la competizione interna e offrire alternative di valore in ottica rotazioni. La prossima stagione sarà lunga e potenzialmente ricca di impegni europei. E qui entra in gioco il nuovo allenatore, che avrà un peso determinante nella scelta del profilo tecnico e tattico dei rinforzi. .