La sosta per le Nazionali è passata una volta per tutte in archivio e la Roma è pronta a tornare in campo. Le due settimane di pausa hanno aiutato i giallorossi a trovare la giusta quadra dal punto di vista tattico, per avvicinarsi sempre di più alla zona Champions League. Il 4° posto rimane un obiettivo difficile ma concreto da raggiungere, seppur la rotta sia da invertire ed al più presto. La Lupa si sta preparando per la gara contro l’Inter, in programma domani 20 ottobre alle ore 20:45 allo stadio Olimpico.
Oltre alle azioni di campo, però, nella Capitale fa discutere la posizione della famiglia Friedkin. In queste prime battute dell’annata, Dan e Ryan sono stati criticati da una larga fetta della tifoseria, che ha criticato la loro poco vicinanza alla squadra e l’incapacità di parlare davanti alla stampa. L’ex presidente della Roma James Pallotta, ai microfoni del sito Cityrumors.it, ha parlato proprio della famiglia statunitense: “Le contestazioni succedono. Io meglio di loro? Lo dicono i numeri ed i punti che raccoglievamo ogni anno. Basta fermarsi a quelli. Quello è un dato vero”.
Roma, Friedkin nell’occhio del ciclone
Si può dire con estrema certezza che i Friedkin siano finiti nell’occhio del ciclone. I due fratelli statunitensi sono stati accusati dai tifosi di non tenere alla causa della Roma. Nell’arco di questo inizio di stagione, Dan e Ryan sono atterrati nella Capitale solo in occasione del summit con Daniele De Rossi, concluso poi con l’esonero del Capitan Futuro e del conseguente arrivo di Ivan Juric. Troppo poco, se si prende in considerazione il fatto che il presidente è la figura di riferimento di qualsiasi club.
Roma, i Friedkin cercano il nuovo CEO
Se è vero che le critiche sono tante, è altrettanto lecito ricordare che i Friedkin sono ben saldi alla presidenza della Roma e starebbero continuando a cercare il nuovo CEO. Lina Souloukou ha lasciato un vuoto da colmare al più presto, con una figura che conosca il nostro calcio. Alessandro Antonello appare il favorito per questa posizione, mentre Claudio Fenucci sarebbe il cosiddetto piano B. Più defilato, invece, il profilo di Giovanni Carnevali.
