Nella scorsa stagione sono tanti i giocatori che hanno cambiato marcia nella seconda parte, chiudendo in crescendo e portando la Roma a risalire in classifica fino al quinto posto, ad un passo dalla Champions League. Chi invece non è mai riuscito a ritrovarsi è Lorenzo Pellegrini, che ha iniziato l’annata con tantissime difficoltà e che nemmeno con l’arrivo in panchina di Claudio Ranieri è riuscito a rivitalizzarsi, restando spesso e volentieri in panchina.
L’unico momento veramente positivo è stato durante il derby con la Lazio, in cui si è reso protagonista anche di una delle due reti, salvo poi nelle partite successive perdersi nuovamente. Decisamente troppo poco per un giocatore che è considerato, o che dovrebbe essere, uno dei pilastri di questa Roma, di cui è anche il capitano. A concludere nel peggiore dei modi la sua stagione ci ha pensato poi il brutto infortunio al tendine del retto femorale della coscia destra, che lo sta costringendo ad un lungo stop.
Attesa per il rientro in campo
Per evitare ulteriori problemi in futuro, Pellegrini ha infatti scelto di operarsi in Finlandia e da quel momento sta svolgendo un lavoro di riabilitazione per farsi trovare pronto agli ordini di Gasperini. Sicuramente non potrà essere presente all’inizio del raduno, fissato per il prossimo 13 luglio, e con tutta probabilità salterà gran parte della preparazione estiva, con l’obiettivo di essere a disposizione del neo tecnico per l’inizio del campionato. Da quando tornerà ad essere al 100% comincerà il momento della verità, con il numero 7 giallorosso che avrà l’ultima occasione per rilanciarsi.
Il ruolo con Gasperini
Visto l’ingaggio ed in contratto in scadenza, se nel corso della stagione non mostrerà di essere tornato ai suoi livelli, l’avventura con la Roma potrebbe essere al capolinea. A parlare sarà però solamente il campo, dove Gasperini potrà utilizzare Pellegrini in più di un ruolo. Il classe ’96 ha le caratteristiche per muoversi da trequartista, spaziando per tutto il reparto, ma non è da escludere che possa anche essere provato, in qualche occasione, nei due di centrocampo. Posizione tattica a parte, toccherà all’ex Sassuolo dimostrare che la scorsa stagione è stata solamente un passaggio a vuoto.