La giornata di oggi 6 dicembre è di vigilia per la Roma. Reduci dalla sconfitta per 2-0 contro l’Atalanta, i giallorossi si sono lasciati alle spalle un trittico di partite complicate e si affacciano al mese di dicembre con fiducia. Già, perché c’è da raddrizzare una barca che appare sempre più vicino a sprofondare e serve mettere in cascina punti pesanti. I capitolini stanno continuando a preparare nel più minimo dei dettagli la gara contro il Lecce, in programma domani alle ore 20:45 allo stadio Olimpico. Una sfida dalle mille sfaccettature, contro un avversario in forma smagliante dopo il pareggio per 1-1 con la Juventus.
Claudio Ranieri desidera mettere a segno la sua prima vittoria alla terza esperienza, sotto l’ombra del Colosseo. Per riuscire nell’intento, sarà necessario limare alcuni problemi della squadra, in ogni zolla di campo. In particolar modo, il coach di Testaccio deve fare i conti con la poca creatività della sua fase offensiva. Nell’arco di questo inizio di campionato, la Lupa ha registrato un valore di gol attesi – i cosiddetti XG – poco superiore a 19, con 14 reti realizzate. Un dato inferiore anche a squadre come Parma e Cagliari, club in lotta per non retrocedere. La Roma avrà quindi l’obbligo di ritrovare la sua verve, se vuole tornare nella parte sinistra della classifica.
Roma, serve il miglior Dybala
Per ingranare negli ultimi 20 metri, la Roma ha bisogno vitale del miglior Paulo Dybala. Sin dal suo arrivo tra le fila capitoline nel 2022, la Joya è sempre stata il fulcro del gioco della squadra, specialmente dal punto di vista tecnico. L’argentino riesce abilmente a fungere sia da seconda punta che da effettivo realizzatore, con il suo mancino da sempre apprezzato da addetti ai lavori e non solo.
Roma, un centrocampo più creativo
Per poter fare arrivare ai due attaccanti palloni giocabili, però, la Roma deve ritrovare anche le giocate del suo centrocampo. La strada tattica sembra ormai chiara: 3-5-2 con un regista basso e due mezzali. Ranieri punterà tutto su Lorenzo Pellegrini che, quando è in forma, è un vero e proprio uomo assist. In questo schema tattico, dovrà però fare la differenza anche il playmaker, che dovrà essere abile a trovare in verticale i due riferimenti avanzati.