Claudio Ranieri si prepara alla sua ultima partita da allenatore della Roma, domenica sera contro il Torino, prima di passare ufficialmente in dirigenza. Ai microfoni de La Repubblica, il tecnico ha parlato del futuro della panchina giallorossa: “Un incubo, vogliono tutti sapere il nome del nuovo allenatore. Se i giocatori mi hanno preparato una sorpresa? Non me lo dicono. Sono dei maledetti, degli ingrati. Ma più bugiardi dei calciatori sono solo gli ex calciatori che diventano allenatori. Se non è vero che smetto? Su quello non scherzo. Sono stato super fortunato: volevo essere un calciatore e ci sono riuscito. Non pensavo di diventare allenatore, poi ho studiato per riuscirci: nel 1986 mi chiamò la Vigor Lamezia, in Interregionale. Il campo non mi mancherà: ho un altro progetto“.
Sul suo prossimo ruolo: “Sarò il consulente di Dan Friedkin: parlo spesso con il presidente, gli dico le cose che vanno bene, quelle che non vanno, lui mi ascolta e poi agisce. L’ho fatto già quest’anno“.
Sul prossimo allenatore: “Mio fratello mi ha chiama e mi fa: ‘Ma almeno a me lo dici? Me lo chiedono tutti!’. E io: ‘Per questo non te lo dico, così non si sparge la voce’. Pure a Venditti ho detto: ‘Lo saprete il 1° luglio’. Mi fa: ‘Ma se arriva a luglio non conosce i giocatori’. ‘Glieli spiego io’, gli ho detto“.
Se la Roma ha già l’accordo con il nuovo tecnico: “Certo. C’è già. Ma deciderà il presidente quando dirlo. Gasperini? Nessuno sarà l’allenatore della Roma. Rischio di lavorare nella mia ombra? Sarò solo il consigliere. Starò fuori dai riflettori“.
Sulla cavalcata nella seconda metà di stagione: “Quando sono entrato ho pensato: in una settimana metto a posto la squadra. Lo spogliatoio era sano, andava ritrovata autostima. I giocatori sono stati bravissimi“.
Sul possibile ritorno di Totti in società: “Francesco non ha trovato la sua strada. Ha cercato di fare l’allenatore, è andato al corso di Coverciano, dopo quattro giorni se n’è andato. Uomo immagine? Ma a lui piacerebbe farlo?“.
Su quanto potrà vincere la Roma in futuro: “I Friedkin vogliono portarla stabilmente in Champions. Poi, se sei lì puoi vincere o perdere, ma loro hanno questo sogno. Cosa è mancato? Sicuramente hanno sbagliato interpreti. Mi auguro di essere io la persona che li possa aiutare“.