Mancano poco più di 24 ore all’atteso derby tra Roma e Lazio, valido per la diciannovesima giornata di Serie A. Alla vigilia della sfida, Claudio Ranieri ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Dazn: “Non mi aspettavo di rivivere un altro derby da allenatore della Roma. L’ultima volta che son venuto da allenatore del Cagliari son salito sugli scalini dell’Olimpico e ho detto questa è la mia ultima volta. Non pensavo onestamente di tornarci“.
Se conterà il fatto di aver vinto 4 derby su 4 disputati: “No, no, ha solo un valore statistico. Non conta nulla, ogni partita fa storia a sé, figuriamoci un derby. Lazio favorita? Il derby sfugge da ogni logica, è favorita perché se ha 15 punti in più significa che ha ingranato subito la marcia giusta e sta meritando quello che sta facendo, perché gioca bene, fa gol, ha molte occasioni da gol, è una squadra che si muove tutta all’unisono, per cui sarà un gran bel derby. Toglierei qualcuno alla Lazio? No, mi tengo i miei. Io sono orgoglioso e geloso dei miei giocatori“.
Ranieri: “Pellegrini è un ragazzo sensibilissimo”
A Ranieri è stato chiesto se abbia fatto più un lavoro mentale o fisico dal suo arrivo: “Tutto, un po’ tutto. Quando cambia l’allenatore ci mette il suo sapere, no? Così si dice. Ogni allenatore è coscienzioso, ogni allenatore vuole vincere. Ci sono state delle difficoltà. Adesso speriamo… Io sono convinto di aver messo la nave in navigazione. Ancora non andiamo a vele spiegate. Aspetto quel momento“.
Su come si vince un derby: “Facendo una super prestazione, perché per fermare questa Lazio serve una grande partita da tutti quelli che entreranno in campo“.
Sul momento di Pellegrini: “Lorenzo è un ragazzo sensibilissimo, non fa parte della schiera dei romani che lasciano scivolarsi tutte le spalle e vanno avanti. No, lui si carica tutte le problematiche, questo non gli fa bene“.
Sull’allenamento di capodanno al Tre Fontane: “Noi abbiamo organizzato quel pomeriggio non tanto pensando al derby, ma abbiamo pensato invece a tutti i bambini, alle famiglie. Era il primo dell’anno, abbiamo deciso di aprire e farli venire a stare vicino a noi, al di là del derby. Anzi, onestamente mi è pure dispiaciuto che la partita successiva fosse proprio quella del derby, perché sembrava che volessimo chissà cosa fare. Mentre noi volevamo soltanto abbracciare e farci abbracciare dai nostri tifosi“.
Infine, al tecnico della Roma è stato chiesto di dare un giudizio su Marco Baroni: “Gli faccio soltanto i complimenti, ha iniziato dalla gavetta, ha fatto bene e adesso sta raccogliendo i primi frutti di una semina importante“.