Mentre si prepara alla sfida cruciale contro l’Inter di San Siro, Claudio Ranieri si ritrova di fronte un pezzo del suo passato. Una parentesi che in pochi ricordano e che si consuma in uno dei momenti più complicati della storia recente nerazzurra.
Era il settembre 2011 quando Massimo Moratti, alle prese con l’ennesima rivoluzione tecnica, decide di affidarsi al tecnico romano dopo il fallimento della breve gestione Gasperini. Reduce dall’esonero alla Roma – celebre il crollo di Genova da 0-3 a 4-3 – Ranieri sembrava la scelta giusta: l’uomo dei miracoli in corsa, capace di sistemare una nave in difficoltà .
Il debutto vincente a Bologna illuse tutti, ma si rivelò un fuoco di paglia. L’Inter, reduce dal Triplete di Mourinho, mostrava ormai tutte le crepe di una squadra alla fine di un ciclo. Con Sneijder e Forlan ormai lontani dai fasti migliori, con un gruppo disunito e condizionato da pressioni interne ed esterne, nemmeno la ritrovata vena di Milito bastò a salvare la stagione.
Un’esperienza travagliata
Il cammino dell’Inter con Ranieri fu schizofrenico: nessuna striscia di vittorie lunga, continui passi falsi e l’addio amaro di Thiago Motta a gennaio, ceduto al PSG, che spezzò definitivamente il fragile equilibrio. Emblematico il pesantissimo 4-0 subito all’Olimpico contro la Roma di Luis Enrique, su un campo innevato: una delle tante fotografie di una stagione fallimentare.
Il capolinea arrivò il 26 marzo 2012, dopo la sconfitta per 2-0 contro la Juventus. L’esonero fu inevitabile: il tecnico romano lasciò con un bilancio in Serie A di 12 vittorie, 4 pareggi e 10 sconfitte, oltre alla doppia eliminazione in Coppa Italia e Champions League. Al suo posto arrivò un giovane Andrea Stramaccioni, che chiuse al 6° posto in campionato.
Per Ranieri, quell’addio a Milano non fu altro che una tappa di passaggio. Ripartì qualche mese più tardi dalla Francia, riportando il Monaco dalla Ligue 2 alla qualificazione in Champions League. Un nuovo inizio che lo avrebbe portato, anni dopo, a scrivere una delle favole più belle del calcio moderno: la Premier League vinta con il Leicester. Domani, andrà avanti la missione per portare in Europa la sua Roma.