Un numero, un volto, una storia. Giuliano Taccola è molto più di un ex attaccante della Roma. È un nome inciso nella memoria di un club, di una tifoseria e di un’epoca. A 82 anni dalla nascita, la società giallorossa ha scelto di celebrarne la figura attraverso cinque oggetti custoditi nell’Archivio Storico, ognuno dei quali racconta un frammento della sua breve ma intensa parabola in giallorosso.
Un Club nel suo nome
Tra le prime iniziative nate per mantenerne vivo il ricordo, c’è la fondazione del Roma Club Primavalle, che decise di intitolarsi proprio a Giuliano Taccola. A pochi anni dalla sua scomparsa, quel club organizzò un torneo in sua memoria: della prima edizione resta una medaglia commemorativa, con incisa la denominazione della manifestazione, l’anno e il nome del club. È un simbolo semplice, ma fortemente identitario.
La maglia numero 9, ultimo saluto
Il 20 marzo 1969, alla Basilica di San Paolo Fuori le Mura, una folla immensa si riunì per dare l’addio a Taccola. Era il giorno dei suoi funerali. E con lui, in quel momento di dolore collettivo, c’era anche la maglia numero 9 della Roma, che venne deposta sul feretro all’uscita dalla chiesa. Quella maglia, divenuta simbolo di commozione e rispetto, è oggi custodita grazie alla donazione del nipote Marcello Candidi, che l’ha consegnata al club affinché non andasse perduta.
Lo striscione degli spalti: “W Taccola”
Per capire davvero cosa fosse Taccola per i tifosi, basta uno sguardo a uno stendardo artigianale, cucito con passione e cuore. Realizzato a mano in arancio e rosso, reca una scritta composta da fettucce applicate: “W Taccola”. Una testimonianza spontanea, pura, che racconta quanto fosse amato da chi lo vedeva correre e segnare sotto la Sud. Non un campione qualunque, ma un idolo autentico.
Il trofeo notturno del 1972
Tre anni dopo la sua morte, nel 1972, il Roma Club Giuliano Taccola – Primavalle organizza la quarta edizione del “Trofeo Notturno Giuliano Taccola”. Una medaglia commemorativa ne racconta la memoria: da un lato il ritratto dell’attaccante con la maglia della Roma, dall’altro l’iscrizione con il nome del torneo, l’anno e il riferimento al club. Un trofeo semplice, ma intriso di significato. Una partita in notturna per non spegnere mai la sua luce.
Il gol al Vicenza, l’ultima gioia
8 dicembre 1968. La Roma batte il Lanerossi Vicenza per 2-1 e tra i marcatori di quella giornata c’è anche Giuliano Taccola. A ricordarlo è un registro d’epoca, forse redatto da Vincenzo Biancone, che raccoglie amichevoli e gare ufficiali disputate dalla Prima Squadra. Tra quelle righe annotate a penna, c’è anche l’ultimo gol ufficiale di Taccola in giallorosso: una rete che oggi vale molto più di tre punti. Vale il ricordo di un ragazzo che se n’è andato troppo presto, ma che continua a vivere nella storia della Roma.