La Roma riflette su Baldanzi: tra crescita tecnica e mercato

Tommaso Baldanzi torna dall’Europeo Under 21 con più domande che certezze. Tra un infortunio e pochi minuti in campo, il suo futuro resta incerto, soprattutto per la concorrenza in squadra. Gasperini lo valuterà nel ritiro estivo prima di decidere se puntare sul talento o venderlo per ragioni di bilancio

Sara Paoletti
5 min di lettura

Tommaso Baldanzi rientra a Trigoria con un bagaglio pieno di interrogativi. L’Europeo Under 21 era iniziato nel migliore dei modi: suo il gol decisivo contro la Romania nel debutto dell’Italia. Poi, l’infortunio al ginocchio contro la Slovacchia ha interrotto bruscamente un cammino che avrebbe potuto offrirgli maggiore visibilità. Quei pochi, ma intensi minuti in campo sono bastati a ribadire il motivo per cui la Roma aveva investito una cifra significativa per acquistarlo dall’Empoli nel gennaio 2024. Eppure, da quando veste la maglia giallorossa, Baldanzi ha vissuto soprattutto ai margini: poche gare da titolare, molti spezzoni, e una sensazione costante di talento inespresso. E’ chiaro che il giovane abbia bisogno di continuità, fiducia e minuti nelle gambe per poter esprimere al meglio tutte le sue capacità. Questa esigenza, però si scontra con la situazione che sta vivendo attualmente alla Roma.

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Il test decisivo di Gasperini

Nonostante queste incertezze, la Roma non è ancora pronta a rinunciare al suo investimento. Prima di qualsiasi scelta definitiva, Gasperini ha chiesto di osservare Baldanzi da vicino, durante le prime settimane di ritiro estivo. Il tecnico piemontese ha costruito la sua reputazione sulla valorizzazione di giocatori giovani, dotati ma incostanti, trasformandoli in colonne delle sue squadre. Nel caso di Baldanzi, però, non servirebbe un miracolo: la base c’è. Servono soltanto minuti, fiducia e un sistema di gioco che gli conceda libertà e responsabilità tra le linee.

Il 3-4-2-1 gasperiniano richiede pressing, verticalità e ritmo alto: caratteristiche che Baldanzi dovrà dimostrare di saper interpretare. L’esito di questa fase iniziale potrebbe rivelarsi decisivo non solo per il suo minutaggio, ma per il suo futuro in giallorosso.

Tra campo e mercato, un ruolo ancora incerto

La situazione si è resa più complicata per la struttura tecnica della Roma. La presenza di Paulo Dybala, intoccabile per qualità e carisma, e l’esplosione di Matías Soulé – giovane di grande prospettiva che Gasperini vuole valorizzare – comprimono ulteriormente lo spazio nella zona offensiva. Baldanzi, che ha bisogno di continuità e libertà tra le linee per esprimersi al meglio, rischia di diventare un lusso marginale piuttosto che un punto fermo.

In questo contesto tattico, si fa largo una domanda sempre più concreta: puntare su di lui o sfruttarlo come plusvalenza e dunque pedina di mercato? Non è un caso che club come Bologna, Parma e Torino abbiano già manifestato interesse. Una proposta da 20 milioni potrebbe spingere la Roma a riflettere, soprattutto in un’estate in cui ogni cessione utile ai bilanci pesa doppio. Ma prima di valutare eventuali offerte, Gasperini intende osservare Baldanzi da vicino, testandolo nel ritiro estivo per capire se possa ritagliarsi un posto nel suo 3-4-2-1 fatto di intensità, verticalità e rotazioni continue.

Il destino di Baldanzi

In un’estate, in cui il nuovo direttore sportivo Frederic Massara è chiamato a chiudere il bilancio entro fine giugno, una plusvalenza secca su Baldanzi rappresenterebbe ossigeno per i conti e margine di manovra sul mercato. egnerà le fondamenta della nuova Roma targata Gasperini, Tommaso Baldanzi rappresenta più di una semplice pedina.

È lo specchio di un bivio tra visione e necessità: scegliere se puntare su un talento ancora tutto da modellare o monetizzare subito un investimento recente. Il suo destino dirà molto anche sulla direzione che la società vuole intraprendere: valorizzare il potenziale interno o preferire scelte più immediate e funzionali al bilancio. Per ora, non resta che attendere il verdetto del campo. Perché solo lì, lontano dai tavoli del mercato e vicino all’idea di gioco dell’allenatore, Baldanzi potrà dimostrare se è pronto a prendersi la Roma o a cercare il suo spazio altrove.

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Una passione nata sugli spalti e cresciuta con il tempo. Da tifosa a professionista, voglio raccontare il calcio con la stessa energia con cui tifo Roma.
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