L’ex giocatore della Roma, Ruggiero Rizzitelli, ha parlato ai microfoni di Radio Romanista, esprimendosi in primis sul lavoro di Ranieri e sul possibile successore per poi dedicare ampio spazio a Dovbyk. Queste le sue parole: “Devo dire che Ranieri va ringraziato. Sta facendo tantissimo per la nostra amata Roma 17 risultati utili consecutivi, stiamo sognando un posto in Europa. Dopo il Bologna in casa eravamo disperati, c’era chi parlava di Serie B. Questo signore è arrivato in punta di piedi, c’è qualcuno che ancora critica Ranieri”.
E ancora: “Ragazzi, ma stiamo scherzando? Dovremmo stendergli un tappeto rosso lungo chilometri e chilometri. Ora Ranieri dovrebbe scegliere l’allenatore. Il mio sogno è Carletto Ancelotti. Non se ora visti i risultati a Madrid, certo che poi ad Ancelotti devi costruire una squadra. Credo che questo sia il dubbio per ogni grande allenatore. Ci sono i soldi per fare una grande squadra? Puoi anche essere un grande allenatore, ma senza i risultati e senza i giocatori non si va da nessuna parte. Se non si arriva ad Ancelotti, non mi dispiace Pioli”.
Rizzitelli: “Dovbyk deve tirare fuori la cattiveria”
L’ex attaccante della Roma si è poi espresso duramente su Dovbyk: “L’ho detto qualche mese fa, sono veramente deluso da lui. Mi aspettavo molto di più. Non pretendevo facesse subito la differenza, tutti gli hanno dato il tempo di adattarsi, ma ci si aspettava molto di più. I numeri dicono che tutto sommato non sta facendo male, ma nel complesso della partita sembra assente. Non è mai dentro la partita, non riesce a liberarsi o a dettare il passaggio. Anche Ranieri ha detto che si aspetta di più, i gol sono fondamentali, ma anche tutto il resto. Lo si vede anche un po’ di malumore dei compagni in campo, per avere la palla un centravanti si deve smarcare”.
Rizzitelli ha così concluso: “I gol li ha fatti, assolutamente si, anche pesanti. Ma se devo giudicarlo nell’atteggiamento in campo, mi sta deludendo. Fisicamente è forte, ma non tiene una palla, fa fatica a dialogare con i compagni. Il carattere è introverso e ha problemi che vanno oltre al calcio, per l’amore del celo. Se però devo giudicare quello che vedo in campo, serve molto di più. Deve tirare fuori un po’ di cattiveria. Deve farsi vedere arrabbiato coi compagni quando non viene servito. Io con Hassler, che tutti dicevano fosse bello da vedere, mi ci arrabbiavo perché non mi passava la palla come volevo. Rudi Voller lo insultava in tedesco, ho capito solo quando sono andato a giocare in Germani cosa gli diceva. All’attaccante deve interessare questo. Io questo in lui non lo vedo, sembra assente e questo mi fa male.”