Roma, Roberto Mancini: “Nessuna chiamata per la panchina. Un piacere vedere i laziali inca****i”

Roberto Mancini era stato indicato come uno dei possibili sostituti di Ivan Juric sulla panchina della Roma: l'ex CT della Nazionale ha smentito queste voci

Redazione Solo la Roma
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Roberto Mancini

Dopo l’esonero di Ivan Juric, prima di puntare sul ritorno di Claudio Ranieri, uno dei nomi che circolavano per la panchina della Roma era quello di Roberto Mancini. L’ex CT della Nazionale ha rilasciato un’intervista a Il Giornale, nella quale ha smentito però questo voci, spiegando che nessuno lo ha mai cercato per diventare il nuovo tecnico giallorosso.

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Queste le sue parole: “I giornali hanno fantasticato. Non sono mai stato contattato per la panchina della Roma. Nessuna chiamata dalla dirigenza. Mi ha fatto piacere leggere che molti tifosi romanisti ne sarebbero stati felici e molti laziali incazzati. Se ci fossero state le condizioni per un bel progetto da portare avanti insieme, avrei risposto di si”.

L’addio all’Italia e l’esperienza in Arabia

Mancini è poi tornato a parlare del grande percorso con l’Italia e del suo conseguente addio: “Sono stati anni meravigliosi. Qualche difficoltà all’inizio, per poi inanellare una serie di vittorie e record di cui vado orgoglioso. Riportare l’Italia dopo cinquant’anni sul tetto d’Europa è stata un’emozione indescrivibile. La mancata qualificazione ai Mondiali è invece una ferita che brucia ancora. L’addio? Se potessi tornare indietro affronterei tutto in modo diverso. Se io e il presidente Gravina ci fossimo parlati, spiegati, chiariti, probabilmente le cose non sarebbero andate così. Mi rimprovero di non aver affrontato il tutto con chiarezza”.

Riguardo alla scelta dell’Arabia Saudita: “Non nego che, per un allenatore, la proposta di una cifra così alta – anche se inferiore a quella raccontata dai giornali – ti metta un po’ in crisi. Però non è stata determinante. Ha inciso, ma non è stato solo per quello che ho lasciato la panchina della Nazionale. Non rifarei quella scelta. Le capita mai di pentirsi per una scelta sbagliata? Ecco, lasciare la Nazionale è stata una scelta sbagliata che non rifarei“.

Mancini ha poi concluso: “Personalmente, nonostante le cose non siano andate come avrei sperato, sono soddisfatto dell’esperienza. Ho lavorato bene con il gruppo. I ragazzi mi hanno seguito e credo di aver lasciato loro buone basi su cui costruire qualcosa di positivo. Buoni rapporti con la federazione. C’è sempre stata una grande disponibilità e collaborazione”.

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