Ore caldissime per la panchina della Roma, con i Friedkin chiamati a prendere una decisione rapida per permettere al nuovo tecnico di lavorare durante la sosta per le Nazionali con i rimasti a Trigoria. Tutto porta a pensare che possa essere Claudio Ranieri il prescelto, pronto a rispondere all’ennesima chiamata del club capitolino, come già successo in passato quando era in difficoltà. Convinta che alla fine sarà proprio il tecnico di Testaccio ad arrivare è Rosella Sensi, ex presidente che, nel 2009, lo prese al posto del dimissionario Spalletti.
Questo il suo pensiero espresso a Radio 1: “Ranieri è un grande allenatore, un professionista vero. Conosce Roma e la Roma, anche se non quella di oggi. Avendo una grande personalità l’augurio è che possa capire presto cosa succede e aiutarci. Quello che bisogna chiedere a Ranieri è di riuscire ad arrivare a dei risultati e fare l’allenatore, non lo caricherei di troppe responsabilità. La scelta dell’attuale presidenza è stata di non parlare, ed ha funzionato finché sono arrivati i risultati. Occorre un punto di riferimento, che sappia parlare coi tifosi laddove non voglia farlo la proprietà”.
In queste ore si è parlato anche di un Ranieri che possa guidare la squadra lungo questa stagione tortuosa per poi farsi da parte a giungo ed entrare in dirigenza. Così Rosella Sensi: “In questo momento bisogna essere pragmatici, sono tutti discorsi che la società saprà fare in futuro. Ritorno di De Rossi con Ranieri in dirigenza in futuro? Non saprei, sicuramente l’uscita di scena di Daniele è stata traumatica”.
Dal tifoso a Dybala
Che l’ex presidente giallorosso sia rimasta legata ai colori non è un mistero, tanto da capire quale possa essere il sentimento popolare dopo i mesi difficili passati: “Il tifoso della Roma non abbandona mai la squadra, anche quando è deluso. Non è mai assente. C’è solo da augurarci che le cose possano migliorare presto”.
Un ultima chiosa l’ha dedicata a Dybala e alla possibilità che la Joya, decisamente spenta in quest’inizio di stagione e perseguitata dagli acciacchi, possa lasciare la capitale a gennaio: “Non voglio pensare a queste cose. Ora bisogna solo pensare ad arrivare al risultato. Mi auguro che non vada via, sarebbe come fare un danno a se stessi. Se Dybala sta bene gioca, se non sta bene non gioca. Una gestione delle sue presenze non avrebbe senso a livello imprenditoriale”.