Reduce dalla vittoria per 1-0 con il Lecce, la Roma continua a guardare avanti. I giallorossi hanno messo a referto una prestazione convincente dal punto di vista del cinismo e della solidità, abbattendo un cliente ostico in trasferta. Il 4° posto rimane ampiamente alla portata e può essere raggiunto grazie alle ultime otto partite dell’annata, con il calendario che sarà colmo di scontri diretti. I capitolini avranno modo di recuperare le forze e preparare con calma la prossima sfida con la Juventus, in programma domenica 6 aprile alle 20:45 in quel dell’Olimpico.
La zona Champions League sta diventando sempre più caotica, con diversi club che sognano l’approdo in Coppa Campioni. Ai microfoni della Gazzetta dello Sport, l’ex direttore sportivo della Lupa Walter Sabatini ha voluto trattare l’argomento: “A mio parere, il Bologna è forte e merita di tornare fra le prime quattro. Hanno una difesa solida ed un centrocampo che ti ammazza, Italiano è estremamente in gamba”.
Il 69enne ha poi parlato del suo più grande rammarico come dirigente della Roma: “L’unico vero rimpianto in quel periodo è stato Rabiot, è stata tutta colpa di sua madre. L’anno prima il PSG mi aveva dato più di 30 milioni di euro per Marquinhos, non potevo portarlo via a zero. Quando lei lo ha saputo è impazzita, ma forse voleva anche i soldi dell’indennizzo. L’ho riversata di insulti e Massara si vergognava di tradurli”.
Roma, Sabatini: “Il record di 10 vittorie di Garcia mi ha esaltato”
Nell’arco della sua intervista alla Gazzetta dello Sport, Walter Sabatini si è poi soffermato sui suoi trascorsi alla Roma: “Il record delle 10 vittorie consecutive con Garcia mi ha esaltato. Mi sono sentito a mio agio, Rudi era da poco qui ma sapevo che avrebbe fatto bene. Totti stava bene e faceva la differenza, poi avevamo un centrocampo irripetibile con Strootman, De Rossi, Nainggolan e Keita che ti guardava con lo sguardo del capo. Quante bugie mi ha detto Radja, anche se è un bravissimo ragazzo”.