Roma, Shomurodov e Celik insidiano Dovbyk e Hummels: la situazione

A gennaio sembravano ad un passo dall'addio per fare spazio a nuovi giocatori, ma i due giocatori sono funzionali al gioco di Ranieri e insidiano i titolari per le prossime partite

Redazione Solo la Roma
2 min di lettura

La Roma di Ranieri continua a stupire, e tra le tante sorprese di questo 2025 spiccano due giocatori che sembravano ai margini del progetto: Eldor Shomurodov e Zeki Celik. Due pedine che stanno diventando fondamentali nello scacchiere giallorosso, simboli del miracolo del tecnico romano, capace di ridare vita a giocatori dati per “persi”.

- Pubblicità -

Hummels e Dovbyk a rischio?

Se da una parte Celik e Shomurodov si sono rilanciati, dall’altra due titolarissimi come Mats Hummels e Artem Dovbyk sembrano aver perso certezze. Il difensore tedesco, tornato titolare con il Monza dopo quattro panchine consecutive, sta facendo fatica a ritrovare il ritmo, complici anche i suoi 36 anni che iniziano a pesare. Il centravanti ucraino, invece, ha trascinato fin dall’inizio della stagione un problema fisico dietro l’altro: ginocchio, tendine e ora un guaio all’adduttore. Anche se dovesse tornare in gruppo oggi, la sua presenza da titolare contro il Como e, soprattutto, nell’andata degli ottavi di Europa League contro l’Athletic Bilbao resta in forte dubbio.

La riscossa dei gregari

Nel frattempo, Celik e Shomurodov si sono fatti trovare pronti e hanno pienamente convinto Ranieri, che ora sta seriamente pensando di confermarli anche per le prossime partite, compresa la sfida europea contro il Bilbao. La sua presenza del turco consente a Mancini di slittare al centro della difesa a tre, garantendo più rapidità negli anticipi e negli interventi. Contro attaccanti veloci e di qualità, come quelli del Como e del Bilbao, la scelta del turco appare sempre più funzionale.

Davanti, invece, con un Dybala in stato di grazia, la manovra offensiva ruota tutta attorno all’argentino. E per esaltarlo al massimo serve un centravanti dinamico, capace di muoversi senza dare punti di riferimento. L’uzbeko sta rispondendo alla grande, scalando gerarchie e candidandosi a un ruolo da protagonista. Dalla “panchina dimenticata” alla titolarità nelle gare più importanti della stagione: la Roma di Ranieri ha riscoperto due nuove risorse proprio nel momento clou dell’anno.

Condividi questo articolo
Notizie, approfondimenti e opinioni sulla Roma, 24 ore su 24. Sempre con il cuore giallorosso. 🐺✍️
Nessun commento