“Si applica, corre… Io scherzo con lui! Gli voglio un bene dell’anima, è sempre a disposizione e ha buona visione e tecnica, non solo corsa“. Così Claudio Ranieri si esprimeva su Eldor Shomurodov dopo la sfida di ritorno col Porto. Parole d’affetto per un attaccante che, sebbene non sia un titolare fisso, si sta rivelando una risorsa preziosa per la Roma.
Il rapporto tra i due non è una novità . Già nella scorsa stagione, quando Shomurodov vestiva la maglia del Cagliari, aveva avuto modo di lavorare con Ranieri, trovando in lui un punto di riferimento importante. Il tecnico romano ha giocato un ruolo chiave nella rinascita dell’ex Genoa, che dopo il suo arrivo nella Capitale nel 2021 non aveva convinto del tutto José Mourinho, finendo poi in prestito prima allo Spezia e poi proprio al Cagliari.
Numeri da impatto immediato
Come scrive Il Romanista, con Ranieri in panchina, il rendimento di Shomurodov ha avuto una crescita evidente. Tra le due esperienze in rossoblù e quella attuale alla Roma, l’attaccante uzbeko ha totalizzato 7 gol e 5 assist in 1.605 minuti, contribuendo a una rete o un passaggio decisivo ogni 133,75 minuti. Un dato che migliora sensibilmente se si considerano solo le sue prestazioni con la Roma sotto la guida di Ranieri: 4 gol e 2 assist in 561 minuti, ovvero una partecipazione attiva ogni 93,5 minuti.
Proprio il numero 93 è stato significativo nella notte dell’Olimpico, quando Shomurodov ha trovato il gol decisivo contro l’Athletic Bilbao nel recupero, regalando alla Roma un successo fondamentale per la corsa ai quarti di finale di Europa League.
Dopo aver segnato alla prima stagionale con De Rossi e servito un assist contro il Bologna con Juric in panchina, Shomurodov sta vivendo una stagione di rivalsa. I numeri parlano chiaro: con lo Spezia aveva realizzato solo un gol e due assist in 897 minuti, mentre con Mourinho alla Roma aveva ottenuto 6 gol e 6 assist in 1.341 minuti.