Archiviata la vittoria per 1-0 con il Lecce, per la Roma è già tempo di guardare avanti. I giallorossi sono riusciti a tenere il ritmo avuto nell’arco di questo inizio 2025, che ha coinciso con un vero e proprio rilancio. L’obiettivo è quello di centrare la qualificazione alla prossima Champions League, con il 4° posto che dista solo quattro punti. Per raggiungere tale traguardo, i capitolini dovranno rimanere sulla retta via a cominciare dalla gara con la Juventus, in programma domenica 6 aprile alle 20:45 allo stadio Olimpico. Un duello estremamente delicato, con in palio 3 punti che peseranno come un macigno.
Uno dei protagonisti del match potrebbe essere Matias Soulé, ex di turno pronto a colpire contro la squadra che non ha creduto nelle sue potenzialità. L’argentino ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Idealista, in cui ha parlato a tutto tondo della sua esperienza alla Lupa: “Ho desiderato molto venire questo club, non mi aspettavo l’accoglienza così calorosa come quella che ho avuto l’ultima estate. Tra la Roma e l’Argentina non ci sono tante differenze, con entrambe emerge sempre l’energia positiva e la passione per il calcio”.
Lo stesso Soulé ha proseguito soffermandosi sul miglior momento che ha vissuto sotto l’ombra del Colosseo, sin dal suo arrivo: “Devo dire il gol di Eldor Shomurodov all’ultimo secondo contro l’Athletic Bilbao, nell’andata degli ottavi di finale di Europa League. Vincere quella partita è stato molto bello, in quello stadio così colorato e pieno di bandiere. Non avevo mai visto niente di simile nella mia carriera, il nostro Olimpico è sempre pieno”.
Roma, Soulé: “Ho un ottimo rapporto con Dybala e Paredes”
Nell’arco del suo intervento ai microfoni di Idealista, Matias Soulé ha rivelato chi sono i compagni di squadra ai quali è più affezionato, nella rosa della Roma: “Il rapporto con Dybala e Paredes è bellissimo. Ci conosciamo già da prima che venissi qui. Stiamo molte ore insieme a Trigoria ed anche fuori dal campo condividiamo tanto assieme. Se dovessi scegliere con chi vivere direi Paulo, ma lo farei anche con Leandro”.