Matías Soulé sta attraversando un periodo complicato con la Roma, diventando uno degli emblemi delle difficoltà di questo inizio stagione della squadra. L’argentino è stato tra i protagonisti in negativo anche nella sconfitta contro l’Elfsborg in Europa League, con una prestazione caratterizzata da errori tecnici e scelte discutibili. Nonostante la fiducia mostrata da Ivan Juric, che lo ha confermato titolare dopo una prova opaca contro il Venezia, Soulé non è riuscito a riscattarsi.
Uno dei problemi principali sembra essere legato al suo inserimento nei meccanismi della squadra. Soulé fatica a contribuire nella fase offensiva, specialmente nel creare occasioni da gol. Il suo bilancio fino ad ora è negativo: in sette presenze non ha realizzato né gol né assist, un dato che sottolinea quanto l’inizio della sua avventura in giallorosso sia stato deludente
Cambio posizione
Lo scorso anno, Soulé aveva messo in mostra tutto il suo talento con il Frosinone, nonostante la retrocessione in Serie B, diventando il migliore del campionato per dribbling riusciti, davanti a fuoriclasse come Leao e Kvaratskhelia. Probabilmente, l’argentino sta pagando il salto in una grande piazza come Roma e il cambio di posizione. Con il Frosinone, l’argentino si era messo in luce giocando come esterno in un 4-3-3, dove poteva sfruttare il suo dribbling e la sua velocità. Con i giallorossi, invece, viene impiegato come trequartista in un 3-4-2-1, un ruolo più centrale che sembra limitare le sue qualità di gioco largo e in profondità.
A differenza del match contro il Venezia, ieri Soulé ha cercato meno l’uno contro uno e più il fraseggio con i compagni, ma il risultato non è cambiato. Nella ripresa ha mostrato qualche miglioramento giocando più vicino ad Abdulhamid, ma il cambio con Dybala al 65′ è stato inevitabile.
Soulé va aspettato
In estate, la Roma ha acquistato Soulé dalla Juventus per una cifra vicina ai 30 milioni di euro, un investimento non indifferente. La volontà del calciatore di trasferirsi in giallorosso è stata decisiva ed è importante non etichettarlo come un “flop” troppo presto, in un contesto che sicuramente non lo sta aiutando (dall’addio di De Rossi alla contestazione dei tifosi).
Juric è stato chiaro nel postpartita: “È un ragazzo che si dà da fare, che ha qualità. È al secondo anno in Serie A. Magari, in questo momento non riesce ad esprimere tutto il suo talento, ma è in continuo contatto con la palla, non si nasconde, e vuol dire che non soffre la pressione. Sono convinto che con il tempo crescerà. Bisogna lavorare, ma sono molto fiducioso su di lui“. Traduzione: Soulé va aspettato e la speranza di tutti è che possa intervertire presto questo trend negativo.