La situazione in casa Roma è sinceramente preoccupante e dopo l’esonero di Ivan Juric ancora non è stata presa una decisione definitiva sul nuovo allenatore. Tanti i nomi che si fanno, ma nessuno che attualmente convince al 100% e che possa in qualche modo risollevare le sorti della società giallorossa e dei Friedkin.
A commentare il momento giallorosso è intervenuto Riccardo Trevisani ai microfoni di Cronache d Spogliatoio, in occasione del podcast “Fontane di Trevi”. Il giornalista ha espresso la sua opinione sulla gestione sbagliata da parte degli americani, a partire dalla scelta dell’allenatore alla progettualità difficile: “Quello che i Friedkin non conoscono, oltre all’irriconoscenza per De Rossi, per Mourinho, non conoscono le tempistiche del calcio. La Roma è senza direttore sportivo da gennaio a fine aprile con l’arrivo di Ghisolfi. Sono tre mesi che la Roma è senza CEO, ma entro Natale pare che qualcuno arrivi”.
“La stagione si progetta proprio da febbraio ad aprile, cosa che la Roma non ha fatto con un direttore sportivo, ma con la Souloukou. E i risultati sono stati pessimi. La stagione è la peggiore da vent’anni a questa parte. Scegliere Juric è stata una scelta sbagliata, ma lui è l’ultimo dei colpevoli, nonostante la scarsa empatia” continua Trevisani.
Roma, Trevisani: “Allegri sarebbe la scelta giusta”
Poi analizza il futuro della Roma: “Quello che la dirigenza non capisce è che se c’è una cosa che non puoi fare con i romani è prenderli per il c**o. Il tifoso della Roma ha dato la vita perché credeva in qualcosa, ma ora hanno smesso di crederci. I Friedkin non possono andare avanti se non parlano e allontanano questo mutismo, chiedendo scusa ai tifosi e a De Rossi per come hanno gestito la situazione. Poi devono prendere un allenatore TOP, un diesse TOP ed un CEO al TOP”.
Il giornalista di Mediaset Riccardo Trevisani spiega le sue idee sulle possibili soluzioni in casa Roma: “Juric doveva saltare a Firenze, è stato sbagliato. Ma ora chi prendi adesso? I giocatori ci stanno, quindi ti dico di portare a casa Allegri. Ti fa un calcio bruttarello, è vero, ma è un gestore e qualcosa te la porta a casa. Poi prendi un allenatore con cui fare un progetto e un CEO come Giovanni Carnevali, che adesso per la Roma sarebbe il Messia“.