Domenica amara per la Roma Femminile, sconfitta 1-2 dalla Juventus al Tre Fontane. Al termine della partita, il tecnico Alessandro Spugna ha analizzato il ko: “Abbiamo approcciato male, sbagliando tanto e prendendo gol per errori individuali, come già è successo tante volte. Poi ti posso dire? Nel secondo tempo la reazione c’è stata, non posso dire nulla, complimenti a loro. La reazione c’è stata anche a livello di occasioni, ho visto la Juventus difendere con 10 giocatrici in area, tante con i crampi. Questo è un merito, vuol dire che hai prodotto tanto, però quando sbagli così a inizio gara poi lo sforzo è notevole. Ci abbiamo provato, nel recupero abbiamo avuto l’occasionissima per pareggiarla e non avremmo rubato niente“.
Sulla formazione scelta: “A posteriori la formazione l’azzecchi sempre. Quando si torna dalle nazionali soprattutto devi farla con quella che ti torna dai vari ritiri, però non è quello il punto. Loro hanno avuto un approccio molto più determinato di noi, hanno sentito la possibilità di chiudere il campionato più di quanto noi abbiamo sentito la possibilità di riaprirlo. Po se analizzo la partita, sono contento del nostro secondo tempo, la Juve ha creato pochissimo, si è difesa e basta. Ma ormai è andata, abbiamo provato a riacciuffarla e non ci siamo riusciti“.
Su cosa si può migliorare: “Non dobbiamo regalare i gol. In partire come queste era la nostra forza, invece abbiamo regalato troppo quest’anno. Questo è la chiave, poi è chiaro che se oggi avessimo fatto 5 gol avremmo vinto, ma non possiamo pensare di farli sempre. Alla fine poi devi comunque fare i conti con errori che quest’anno ci condannano“.
Su cosa cambiare in vista della finale di Coppa Italia: “Sono state tutte partite diverse, quindi ti dico che le riflessioni è giusto farle, ma ora devi arrivare al 17 maggio, quando sarà una partita ancora differente. Non penso che la Juve verrà ancora a difendersi, è gara secca e quindi con interpretazioni diverse. Ora è giusto analizzare questa, girare pagina e pensare a sabato prossimo. Ciclo finito? Non lo so, sicuramente è giusto che la società faccia le sue valutazioni per me e le mie calciatrici come si fa ad ogni fine stagione, anche quando vincevamo i campionati. La stagione non è finita, abbiamo ancora un impegno molto importante: dobbiamo conquistare un posto in Champions League e vincere la Coppa Italia.