Calciomercato chiuso e voglia di tornare in campo per la Roma, chiamata ad una super prestazione questa sera per battere il Milan a San Siro e guadagnarsi una semifinale di Coppa Italia che manca dal 2017. Non però un periodo tranquillo per il popolo giallorosso a livello di tifo: se da un lato l’OMNS ha proposto il divieto di trasferta per il match di Venezia, che potrebbe privare la squadra del supporto dei suoi nella laguna, la UEFA ha reso note le decisioni dopo i disordini contro l’Eintracht Francoforte, con scontri tra tifoserie avvenuti sul finale del primo tempo.
Partendo dal club giallorosso, quello che ovviamente ci interessa, le conseguenze sono state più o meno rigide: multa di 30mila euro per la Roma ma soprattutto Curva Nord parzialmente chiusa per il prossimo match europeo della squadra. Ciò vuol dire che i settori 46 e 47 di tale settori non saranno occupabili nella gara di ritorno contro il Porto, in programma giovedì 20 febbraio e valida per il ritorno del play-off di Europa League. Poteva andare peggio? Forse sì, ma resta il fatto che ci sarà qualche tifoso in meno a spingere i ragazzi di Ranieri in quell’occasione.
Sanzioni simili per l’Eintracht
Ovviamente i provvedimenti presi dalla UEFA in merito ai fatti della capitale non hanno colpito solo la Roma, viste entrambe le tifoserie presenti coinvolte. Le sanzioni imposte all’Eintracht Francoforte sono piuttosto simili, anche se con un paio di precisazioni in più: doppia multa per i tedeschi, una da 20mila euro per gli scontri e un’altra da 5mila come sorta di indennizzo per i danni provocati alle strutte dell’Olimpico.
Inoltre, per la squadra attualmente terza in Bundesliga alle spalle delle corazzate Bayern Monaco e Bayer Leverkusen, divieto di vendita dei biglietti ai tifosi per la prossima partita in trasferta dell’Eintracht Francoforte in Europa League. In questo caso però, tale provvedimento è stato sospeso con una condizionale di due anni. Non un pugno di ferro insomma da parte della UEFA ma comunque la volontà di mandare un segnale, per cercare di reprimere ed evitare episodi di questo tipo, spesso frequenti negli stadi.