Nuova importante giornata per il settore giovanile della Roma, che in questo inizio di calciomercato sta diventando grande protagonista tra acquisti e rinnovi. Proprio sotto quest’ultimo punto di vista è arrivato anche il primo contratto da professionista per Cristian Cioffi, difensore classe 2009, che dalla prossima stagione dovrebbe essere aggregato alla formazione Under 18.
Cioffi: “Onorato e orgoglioso di aver firmato con la Roma”
Cioffi non ha nascosto tutta la propria felicità, soddisfazione e gratitudine, commentando sul proprio profilo Instagram questo importante obiettivo: “Contento, onorato e orgoglioso di aver firmato il mio primo contratto da professionista con la Roma. Ringrazio tutti coloro che mi hanno sostenuto nel raggiungere questo traguardo. È solo l’inizio, testa al lavoro”.
Arcese: “Arena ricorda Vieri”
Nella giornata di ieri è poi arrivata anche la notizia di un nuovo possibile ingaggio nel settore giovanile giallorosso. Sarebbe infatti molto vicino l’arrivo di Antonio Arena, anch’esso classe 2009, che nella scorsa stagione è diventato il più giovane giocatore a segnare tra i professionisti nel match contro la Lucchese. Sul talentuoso sedicenne si è espresso, ai microfoni di gianlucadimarzio.com, il responsabile del settore giovanile del Pescara, Marco Arcese.
Queste le sua parole: “Le prime cose che mi hanno colpito di lui sono state la sua forza fisica e la struttura. È un attaccante un po’ alla Vieri. Poi quando l’ho conosciuto mi ha colpito la mentalità. È un ragazzo mentalizzato sul calcio, che fa sacrifici già alla sua età, che va a dormire presto e che ha sempre il pensiero dell’allenamento”.
Arcese ha poi così concluso: “In campo da il 300% ed è difficile vedere un attaccante rincorrere gli avversari come fa lui. Oltre al lavoro di attaccante è uno che lavora molto anche per la squadra. Ha sempre ammortizzato con grande facilità tutti i cambiamenti. Ha giocato in prima squadra con la forza e la testa di un veterano ed è tornato in Primavera con la stessa intensità. Per lui, al di là di dove gioca, basta che ci sia una palla che rotola perché è uno che dà sempre tutto”.