Come volevasi dimostrare, la vittoria della Roma sul Torino non ha portato alle conseguenze sperate, con la squadra che si è nuovamente sciolta di fronte ad un Verona reduce da 6 sconfitte nelle ultime 7. Se le colpe della proprietà sono a dir poco evidenti, sulla graticola finisce anche un Juric che sembra incapace di adattarsi alle caratteristiche della squadra, oltre ad una felicità post partita per la prestazione oggettivamente ingiustificata, che i tifosi non stanno gradendo.
Ora ci sono Union Saint Gilloise e Bologna, ma la sosta per le Nazionali successiva potrebbe risultare fatale al tecnico croato. A Sky Sport, l’inviato Angelo Mangiante ha sottolineato ancora una volta come non sia possibile il ritorno di De Rossi, allenatore promettente ma non ritenuto all’altezza di questa Roma dai Friedkin, che vagliano altre opportunità: uno degli ultimi nomi fatti dal Corriere dello Sport è quello di Graham Potter, ex tecnico di Brighton e Chelsea attualmente libero.
Da Mancini e Ranieri a Lampard
Un profilo internazionale di un certo spessore, anche se inesperto rispetto alla Serie A e con un curriculum che, probabilmente, porterebbe a dovergli garantire un contratto lungo. Un problema che riguarderebbe anche le idee Mancini, appena liberatosi dalla Nazionale dell’Arabia Saudita, e Lampard, in cerca di rilancio dopo la non felice parentesi nel suo Chelsea. La soluzione romantica e low cost sarebbe Claudio Ranieri, ma è da capire se l’ex Cagliari sia disposto a lanciarsi in una nuova avventura per amore della Roma, anche senza De Rossi.
Boniek sui social: “Sousa? Stupidità”
Nel toto nomi che impazza nella capitale, è uscito fuori anche quello di Paulo Sousa, che di esperienza invece nel nostro campionato ne ha da vendere. Il tecnico potrebbe essere affascinato dall’opportunità di allenare la Roma, a patto che il club si dimostri disposto a pagare la clausola rescissoria per liberarlo dallo Shabab Al-Ahli. Nel frattempo tale notizia, lanciata dalla Gazzetta dello Sport, è stata commentata via social da Zibi Boniek, con una sola parola, piuttosto chiara e diretta: “Stupidità”. Si gioca tutto in questi pochi giorni Juric, con la sosta che potrebbe portare ad un nuovo ribaltone sulla panchina giallorossa.