Soulé anticipa tutti, preparazione extra per convincere Gasperini. Wesley pronto per la Roma

Soulé si prepara con largo anticipo al raduno del 13 luglio per impressionare Gasperini, che ha già in mente il ruolo da affidargli. L’argentino sogna la consacrazione da titolare nella nuova Roma. Intanto si stringe per Wesley, mentre Paredes è sempre più vicino al Boca: occhi puntati su Matt O’Riley per rinforzare il centrocampo.

Marta Visconti
Marta Visconti - Collaboratore
4 min di lettura

Non ha aspettato il fischio d’inizio né la chiamata ufficiale del ritiro. Matias Soulé ha deciso di mettersi in moto prima degli altri, consapevole che la stagione che sta per cominciare può rappresentare la svolta della sua carriera. L’arrivo di Gian Piero Gasperini sulla panchina della Roma ha acceso l’entusiasmo dell’argentino, che ha organizzato in autonomia una mini-preparazione fisica anticipata, per farsi trovare pronto al raduno del 13 luglio a Trigoria.

- Pubblicità -

Il ruolo disegnato da Gasp: trequartista, ma non solo

L’allenatore piemontese, nella sua conferenza di presentazione, non ha nascosto la stima per il talento classe 2003: “È un giocatore offensivo e i giocatori offensivi devono fare gol, assist, prendere rigori, far ammonire gli avversari. Devono attaccare e difendere”. Parole che tracciano un’identità tattica precisa: Soulé sarà chiamato a interpretare il ruolo di trequartista nel 3-4-2-1, affiancando uno tra Pellegrini e Dybala, ma con un compito diverso rispetto al passato.

Non più semplice rifinitore, bensì uomo di transizione e sacrificio, con responsabilità anche in fase di non possesso. Un ruolo chiave nello scacchiere gasperiniano, che richiederà intensità, corsa e lucidità nelle ripartenze. L’adattamento non sarà banale, ma Soulé sa che questa è la sua occasione.

L’occasione per emergere, tra presente e futuro

A 22 anni l’ex juventino si trova davanti a una stagione da dentro o fuori. Lo scorso anno, il suo arrivo era stato pensato anche in ottica futura, nel caso in cui Dybala avesse salutato la Capitale. Ma la permanenza della Joya ha inevitabilmente ridotto gli spazi per Soulé, che ora vuole conquistarsi un posto da titolare, mettendo sul piatto tutto il suo potenziale.

Gasperini sembra intenzionato a dargli fiducia, ma il peso sarà sulle sue spalle: dovrà convincere sul campo, ogni giorno, a partire dal ritiro.

Wesley, la Roma alza la posta: trattativa in volata

Nel frattempo, continua a tenere banco la trattativa per Wesley, l’esterno brasiliano individuato come priorità assoluta per la fascia destra. I contatti con il Flamengo sono continui, e l’offerta della Roma ha raggiunto quota 25 milioni di euro, ma per chiudere ne servono almeno 30. A sbloccare l’operazione potrebbe essere l’Everton – società appartenente al gruppo Friedkin – pronto a rilevare il giocatore per poi girarlo a Trigoria in prestito con obbligo di riscatto.

Un incastro delicato, ma che resta in piedi. Le alternative? Andrei Ratiu del Rayo Vallecano e Zortea del Cagliari, due profili molto diversi ma già visionati dallo staff tecnico.

Centrocampo corto: parte la caccia a O’Riley

Non solo fasce. Il vero nodo è in mezzo al campo, dove .- in caso di partenza ormai probabile di Paredes, sempre più vicino al Boca Juniors – Gasperini rischia di ritrovarsi con soli tre centrocampisti di ruolo: Koné, Cristante e Pisilli. Troppo poco per affrontare una stagione a pieno regime.

Il nome in cima alla lista è quello di Matt O’Riley, classe 2000, danese, attualmente in rotta con il Brighton. Il DS Massara sta lavorando per capire i margini di una trattativa che si preannuncia complicata, ma possibile, soprattutto se in Inghilterra dovesse cambiare qualcosa nella catena delle cessioni.

Condividi questo articolo
Collaboratore
Seguimi su:
Mi chiamo Marta Visconti, sono una content creator da oltre 20 anni e una romanista da una vita. Scrivere, raccontare, condividere emozioni è sempre stato il mio modo di vivere il calcio e la Roma in particolare. Su SoloLaRoma.it porto la mia esperienza nel mondo dei contenuti digitali al servizio della mia più grande passione. Dal primo post allo stadio, ogni parola che scrivo ha dentro un pezzo del mio cuore giallorosso. Perché la Roma non è solo una squadra: è casa. E raccontarla, per me, non è un lavoro. È un onore.
Nessun commento