Ha giĂ assaporato il brivido di segnare alla Lazio all’Olimpico, ma mai con la maglia della Roma. Lo ha fatto da avversario, con il Frosinone, quando trafisse i biancocelesti su rigore e si guadagnò il primo vero applauso dell’Olimpico. Adesso, però, MatĂas SoulĂ© sente che il momento è arrivato. Stavolta può essere davvero la sua notte, quella in cui il suo talento diventa protagonista in una delle partite piĂą importanti della stagione.
Il derby come sliding door
All’andata, Soulé fu spettatore non pagante, rimasto in panchina per tutti i novanta minuti. Si è unito alla festa solo a risultato acquisito, mentre ora si gioca molto di più: il posto in Europa, un segnale per il futuro, e forse anche una svolta nella sua carriera in giallorosso. Ranieri non gli ha ancora comunicato nulla, come da suo stile, ma l’assenza di Dybala ha già scritto una parte del copione: toccherà a lui prendersi la scena.
E anche se dovesse toccargli un ruolo più sacrificato, come quello di esterno a tutta fascia, Soulé ha già dato segnali di disponibilità . Si allena con cura, ha imparato a non dare nulla per scontato, e lo ha dimostrato già in stagione con 3 gol segnati tutti in trasferta – Verona, Parma, Empoli – in attesa di sbloccarsi anche nella sua nuova casa.
Dal peso delle aspettative alla fiducia ritrovata
Quando è arrivato alla Roma, su di lui c’era un’etichetta pesante: l’erede designato di Dybala. Una missione complicata, soprattutto quando ci si ritrova subito a fare da riserva proprio del campione argentino. Soulé ha fatto fatica ad adattarsi, tra la pressione dell’ambiente, le attese del club e il salto da Frosinone a Trigoria. Ma ha stretto i denti, ha accettato le gerarchie e si è messo a disposizione.
Adesso, con Dybala out, la scena può essere tutta sua. Ranieri non ha mai smesso di credere in lui, gliel’ha detto in faccia e davanti alle telecamere: “Tu sei il futuro della Roma.” Un’investitura non da poco, che il ragazzo ha cominciato a meritarsi partita dopo partita.