Il nuovo stadio della Roma a Pietralata continua a rappresentare una priorità strategica per la proprietà Friedkin e per il Campidoglio, ma il percorso verso il progetto definitivo resta irto di ostacoli. A rassicurare i tifosi e gli investitori è stato direttamente il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha ribadito il pieno sostegno dell’amministrazione capitolina: “L’impianto è in una fase avanzata, la società sta facendo tutti i sondaggi per arrivare al progetto definitivo, che noi attendiamo dando loro il massimo supporto”.
La Roma, dal canto suo, dovrebbe consegnare il progetto entro l’autunno. Tuttavia, ritardi tecnici e ostacoli legali stanno rallentando la tabella di marcia.
Scavi bloccati: il nodo del “bosco” e l’area ex autoricambi
I sondaggi archeologici, partiti lo scorso 19 maggio, risultano fermi da circa due settimane. Il motivo è legato all’abbattimento di 26 alberi previsto per consentire l’avanzamento dei lavori: solo 12 sono stati rimossi, mentre i restanti 14 sono in sospeso, in attesa dell’esito della perizia tecnica sull’area verde di Pietralata, indicata da alcuni studi come potenzialmente “boscata” e quindi protetta. La relazione definitiva, attesa entro fine settimana, sarà decisiva per capire se e come si potrà procedere.
Non è tutto. Un altro punto critico riguarda l’area dove sorgeva un vecchio autoricambi: solo recentemente restituita al Comune dopo una lunga disputa legale, non è stata ancora ufficialmente consegnata alla Roma, impedendo di fatto l’avvio degli scavi in quel settore.
Ricorso al TAR: attesa per la decisione
A rendere ancora più incerto il quadro è il ricorso al TAR del Lazio presentato dal coordinamento cittadino “Sì al parco, sì all’ospedale, no allo stadio”. L’obiettivo è ottenere la sospensione dell’autorizzazione rilasciata dal Comune per l’abbattimento degli alberi, autorizzazione ritenuta non conforme alle normative ambientali in vigore. Come riporta il Corriere dello Sport, l’udienza si è tenuta ieri mattina. La decisione dei giudici amministrativi è attesa nelle prossime ore, al massimo domani.