Stadio della Roma, ricorso al Tar dei comitati del “no”: domani l’udienza

I comitati di quartiere fanno ricorso al TAR: “Tutela dell’habitat violata, rischio danni ambientali irreversibili”. Domani l’udienza decisiva

Redazione Solo la Roma
Redazione Solo la Roma - La Redazione
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Una corsa a ostacoli, fatta di passaggi burocratici, opposizioni legali e adesso anche tutela ambientale. Il progetto per il nuovo stadio della Roma a Pietralata, fortemente voluto dalla proprietà Friedkin, rischia un rallentamento inaspettato: secondo i comitati di quartiere contrari all’opera, l’abbattimento di 26 alberi necessario per i rilievi archeologici metterebbe a rischio un ecosistema protetto, che ospita – tra le altre specie – pipistrelli tutelati e volatili in pericolo.

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Il ricorso al TAR e lo studio ambientale

La questione approderà domani sul tavolo del TAR del Lazio, dove è attesa l’udienza sull’istanza dei comitati: la richiesta è la sospensione dell’autorizzazione rilasciata da Roma Capitale per l’avvio dei primi scavi. Al centro del ricorso, anche uno studio scientifico redatto da Flavia Sicuriello e Paolo Colangelo, ricercatori dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri del CNR, che ha evidenziato la presenza di specie animali protette proprio nell’area interessata dai lavori preliminari.

Non possiamo accettare che l’ultimo polmone verde di Pietralata venga sacrificato per un’opera che, al momento, si fonda su promesse e dichiarazioni – scrivono i comitati in una nota –. Siamo pronti a chiedere i danni a chi dovesse arrecare danni irreversibili all’ambiente. Speriamo che il Comune non si opponga a una richiesta fondata sulla salvaguardia di un bene collettivo”.

Il progetto verde dei Friedkin

Dal Campidoglio però arriva un messaggio opposto. Il progetto stadio, sottolineano Comune e club, è stato pensato con forte attenzione alla sostenibilità ambientale, come confermato anche dal sindaco Roberto Gualtieri. “L’impianto sarà inserito in un sistema ecologico integrato con aree verdi urbane, fruibili da tutta la città – ha dichiarato il primo cittadino –. È prevista la piantumazione di 819 nuovi alberi, la realizzazione di quasi 93mila metri quadrati di verde, di cui 8mila attrezzati per attività pubbliche”.

L’obiettivo della Roma è presentare il progetto definitivo entro l’autunno, ma il rischio è che il contenzioso legale imponga uno stop alle attività propedeutiche. Gli scavi archeologici, bloccati dal ricorso, rappresentano uno snodo cruciale nella tabella di marcia verso l’approvazione finale.

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