Il campo ha la priorità, come è giusto che sia, soprattutto se si considera una classifica impensabile all’inizio di questo 2025. Roma a pari punti con Juventus e Lazio, e alla vigilia del derby d’andata erano 15 le lunghezze di distanza dal 4° posto, per un Ranieri che sta materializzando l’ennesimo capolavoro della sua immensa carriera. Dietro le quinte però accadono cose, dalla telenovela nuovo allenatore alla clausola di Paredes col PSG, fino ad una questione stadio nuovo che rimane un tema caldo e importante.
In questi giorni tante le dichiarazioni sull’argomento, e a margine del Gran Galà di Calcio Adicosp è toccato a Svetlana Celli, presidente dell’Assemblea Capitolina, dare nuove informazioni: “Noi abbiamo dato l’interesse pubblico come Assemblea Capitolina, quindi siamo pronti ad avere lo stadio della Roma, della Lazio e delle grandi realtà della nostra città. La costruzione di questi impianti porterebbe beneficio e importanti infrastrutture nella capitale, purché siano di interesse collettivo. Abbiamo dato prescrizioni e osservazioni, siamo in attesa del nuovo progetto. Sappiamo che arriverà a breve, siamo molto fiduciosi“.
E ancora Celli sullo spauracchio di nuovi rallentamenti: “Se confermato ciò che è stato chiesto all’Assemblea Capitolina noi siamo pronti ad andare avanti. Ci sono delle osservazioni ben precise in termini di infrastrutture, parcheggi e altre cose che erano critiche rispetto all’interesse pubblico”. Poi l’informazione che tutti i tifosi giallorossi aspettavano e che si augurano possa essere vera: “L’anno sarà il 2028? Penso di sì, anche prima“. Buone notizie insomma all’orizzonte, per un nuovo stadio di cui un club importante e blasonato come la Roma ha bisogno.
Ranieri: “Troppa burocrazia, è una vergogna dell’Italia”
Quello di un nuovo stadio moderno e all’avanguardia è un tema che lo stesso Ranieri aveva toccato nella conferenza stampa pre Fiorentina, con toni piuttosto accesi: “Si è vinto con stadi più piccoli ma se vuoi competere con grandi squadre, ma anche solo per decoro del calcio italiano… Dove andiamo vediamo stadi che sono gioielli. Tutti nel mondo stanno riammodernando gli impianti, gli unici che lo fanno lentamente siamo noi. C’è troppa burocrazia, troppa gente dietro, troppe cose. Questa è una vergogna dell’Italia onestamente, mi spiace dirlo ma è così. C’è qualcuno che sbaglia? In galera via, dentro. Ma non per dire, ci deve restare, buttate la chiave”.