A poche ore dal match dei ragazzi di Ranieri contro l’Atalanta, si è consumata nella capitale una mattinata di forti tensioni, con riguardo al nuovo stadio che la Roma vorrebbe costruire in zona Pietralta. Un gruppo di manifestanti si è presentato laddove sarebbero dovuti ripartire gli scavi, non limitandosi ad esprimere il proprio dissenso verso l’opera con cori e striscioni, ma impedendo fisicamente ai mezzi di passare, dando vita ad attimi concitati anche con la Polizia. Lavori dunque rimandati ed altro tempo perso sulla tabella di marcia verso il nuovo impianto.
Sui fatti mattutini è intervenuto anzitutto Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica della capitale, condannando le modalità di protesta attuate: “È necessario che i sondaggi archeologici previsti per la realizzazione dello stadio a Pietralta si svolgano come previsto, nel rispetto della normativa vigente. L’idea che un’attività autorizzata possa essere impedita da iniziative estemporanee è inaccettabile. Allo stesso tempo, è fondamentale evitare ogni forma di tensione e scongiurare l’uso della forza. Per questo motivo, oggi abbiamo deciso di invitare alla pazienza e rinviare temporaneamente le lavorazioni propedeutiche. Ci auguriamo che, nei prossimi giorni, prevalga il rispetto delle regole ed il senso di responsabilità di tutti. È legittimo esprimere dissenso per un’opera, ma non è accettabile ostacolare attività lecite e autorizzate”.
Il comitato pro stadio: “Chiediamo che le autorità intervegano”
Dopo la nota di coloro che si dichiarano contrari all’impianto a Pietralta, è arrivato il comunicato del comitato che invece spinge per la realizzazione di tale opera: “Il Comitato pro stadio esprime profonda preoccupazione per gli ostacoli che si stanno presentando a Pietralta. Un piccolo gruppo di persone, sotto le bandiere di Potere del Popolo, sta cercando di bloccare gli scavi archeologici propedeutici alla realizzazione dello stadio dell’AS Roma, lavori regolarmente programmati ed autorizzati”.
E ancora: “Siamo la voce della stragrande maggioranza dei cittadini che vogliono la realizzazione di questa importante opera pubblica. Lo stadio, insieme alle altre infrastrutture previste, valorizzerebbe il Quarto Municipio e l’intero quadrante Est di Roma, trasformandolo in un’area moderna, ricca di servizi e di architetture di livello mondiale. Non possiamo permettere che un’esigua minoranza, espressione di posizioni ideologiche distanti dalle reali esigenze della città, rallenti un progetto atteso da anni e destinato a migliorare la vita di centinaia di migliaia di persone. Chiediamo alle autorità competenti e al Comune di Roma di intervenire affinché i lavori autorizzati procedano senza ulteriori ostacoli. Ogni ritardo inflitto a questo progetto danneggia chi desidera lo stadio e ne riconosce i benefici. La maggioranza dei cittadini chiede rispetto per un’opera fondamentale per Roma. Il tempo delle incertezze è finito, avanti con lo stadio“.