Tutta una stagione ancora da vivere la Roma, partita sicuramente non nel modo che tutti si aspettavano. Squadra in estrema difficoltà, già un cambio di allenatore, ed un altro all’orizzonte se le prossime due gare non dovessero andare bene, e polemica contro i Friedkin instancabile, per una gestione del club non all’altezza. Meglio dunque, anche solo per qualche instante, proiettarsi all’anno successivo: il sito Footy Headlines, specializzato in divise di club da tutto il mondo, ha svelato alcune indiscrezioni sulla terza maglia 2025/26 che i capitolini andranno ad indossare.
Dopo il completo blu notte, con inserzioni giallorosse, di quest’anno, si cambierà drasticamente ancora una volta: bianca con inserzioni verde e oro, colletto a polo e polsini; davanti il classico trifoglio Adidis, di cui la Roma diventerà uno degli elite team, ed il ritorno al logo ASR tanto caro alla tifoseria. La scelta del colore bianco, prima volta per una terza maglia, e soprattutto delle rifiniture verdi e oro è un chiaro riferimento al club dell’Alba, dalla cui fusione nacque l’AS Roma che tutt’ora conosciamo.
Sì al logo, ma i colori non piacciono
Di fronte a tale grossa novità, i tifosi sembra essere contenti a metà. Il bianco è sempre stato appannaggio della seconda maglia della Roma, ma mai della terza, a maggior ragione accompagnato dal verde e dall’oro. Un mix di colori non convince molto l’ambiente: “Orrenda”, “Ora spariscono anche i nostri colori”, alcuni dei commenti sui social rilasciati dai supporters, estremamente legati ai classici accoppiamenti cromatici che li hanno accompagnati anno dopo anno.
Un grande sì però al loro ASR, un’esplicita richiesta negli ultimi tempi da parte del tifo più accanito, che lo preferisce al simbolo della lupa o allo stemma classico del club. In questo si può dire che sia stato accontentato, ma va da se che risulta una magra consolazione di fronte ad una stagione che sta mettendo a dura prova i nervi dei fedelissimi dell’Olimpico. Per la terza maglia 2025/26 ci sarà tempo, visto che il presente racconta di una Roma che, tra Union SG e Bologna, rischia di vedere l’ennesimo ribaltone della sua annata, e siamo soltanto ad inizio novembre.