In un’estate che già si preannunciava infuocata sul fronte dei regolamenti europei, la UEFA ha fatto tremare il panorama calcistico con una decisione destinata a lasciare il segno. Con una mossa tanto sorprendente quanto irrevocabile, il Crystal Palace è stato estromesso dalla prossima Europa League, dando via libera alla partecipazione del Nottingham Forest. Il club londinese, tuttavia, non resterà del tutto a secco: la sua corsa europea proseguirà nella Conference League.
Una questione di multiproprietà, non solo tecnica
Il provvedimento arriva a margine delle indagini condotte dalla Prima Camera dell’Organo di Controllo Finanziario dei Club UEFA (CFCB), che da settimane stava analizzando possibili violazioni legate alle norme sulle multiproprietà. Al centro del caso, infatti, la posizione societaria incrociata tra Crystal Palace e Olympique Lione, oggetto di accertamenti sulla base dell’articolo 5 del Regolamento UEFA per le competizioni per club.
La norma, pensata per garantire l’integrità e l’indipendenza dei club impegnati nei tornei europei, vieta a entità collegate – direttamente o indirettamente – di partecipare simultaneamente a competizioni UEFA. E secondo il collegio di controllo, al 1° marzo 2025 questa condizione era stata disattesa.
Il Lione si salva e resta in Europa League
Diversa la situazione per l’Olympique Lione, che sembrava destinato a un’estromissione doppia: dalla Ligue 1 e dalle competizioni europee. Tuttavia, la decisione della DNCG – l’autorità finanziaria francese – di non procedere alla retrocessione del club in Ligue 2, ha rimescolato le carte.
Dopo una nuova valutazione dei documenti e in seguito all’accordo transattivo, la UEFA ha deciso di confermare la partecipazione del Lione alla prossima Europa League. Una vittoria istituzionale per il club francese, che evita così un doppio danno sportivo e d’immagine.
La decisione della UEFA e il diritto al ricorso
Nel comunicato ufficiale rilasciato da Nyon, la UEFA ha chiarito che: “L’Olympique Lyonnais sarà ammesso alla UEFA Europa League 2025/26, mentre l’ammissione del Crystal Palace è stata rifiutata, con contestuale accettazione alla UEFA Conference League 2025/26.”
Una decisione assunta ai sensi degli articoli 5.02, 5.03 e 5.04 del regolamento, che potrebbe non essere definitiva: il club inglese ha infatti facoltà di impugnare la sentenza davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS), come previsto dagli articoli 62 e 63 dello Statuto UEFA.
Nottingham Forest: un ritorno a sorpresa sul palcoscenico europeo
Per il Nottingham Forest, escluso fino a poche ore fa dalle competizioni continentali, si spalancano ora le porte dell’Europa League. Una beffa per il Palace, ma una seconda chance per un club storico del calcio inglese, che potrà tornare a calcare i campi internazionali a distanza di anni. Con questa scelta, la UEFA lancia un segnale inequivocabile: le regole sulla multiproprietà non sono un optional, e chi non si adegua rischia di pagare un prezzo altissimo.