Una sfida molto più importante di ciò che poteva essere nell’immaginario quella che la Roma dovrà affrontare giovedì sera. Trasferta sul campo dell’Union Saint Gilloise fondamentale anzi tutto per una classifica di Europa League che vede i giallorossi a 4 punti in tre gare, cosa che non permette altri passi falsi in vista del passaggio de turno. E poi c’è un Juric a rischio esonero, che ha questa e la gara contro il Bologna per convincere la società di avere ancora le capacità di guidare questo gruppo verso lidi più alti.
Roma che troverà un’atmosfera particolare allo Stadio Re Baldovino: è infatti previsto nel pre partita uno show di Johnson Righeira, ex membro del duo torinese dei Righeira, che si esibirà insieme all’artista locale Yellowstraps in occasione dei festeggiamenti per i 127 anni di storia dell’Union SG. Decisamente singolare tale spettacolo, e la domanda sorge spontanea: perché il club belga ha organizzato tale evento con l’ex membro di un gruppo italiano diventato famoso per canzoni come “No tengo Dinero” o “L’estate sta finendo”?
A quanto pare Stefano Righi, in arte Johnson Righeira, è da tempo un gran sostenitore dell’Union SG, benché la sua fede calcistica risieda nella Juventus. Un amore ricambiato, visto che i tifosi hanno scelto la celebre “Vamos a la playa” del 1983 come inno del club, che risuona ad ogni gol della squadra e viene cantata da tutto lo stadio, compresi i giocatori, in caso di vittoria. Non poteva dunque esimersi l’artista dal battezzare la sfida contro la Roma, in un’esibizione che caricherà a dovere il pubblico di casa.
Righeira: “L’Union SG? Una passione nata casualmente”
Proprio in virtù di questa “relazione” che si è creata, Righeira ha assistito più volte alle gare della squadra belga con la sciarpa al collo, emozionandosi ad ogni “Vamos a la playa” che risuonava negli altoparlanti. Così il cantante a La Stampa: “È una passione nata casualmente. Venni a Bruxelles nel 2012 per festeggiare il compleanno de La Piola, e volevo vedere una partita di calcio. Feci uno screening della squadre della città per vedere chi giocava in casa, e c’era l’Union Saint Gilloise, realizzando che molti amici di Bruxelles ne erano fan. Poi ho scoperto che il giorno della fondazione dell’Union SG è lo stesso della Juventus, l’1 novembre 1897, ed ha i colori giallo e blu, quelli della città di Torino. Ho deciso che doveva essere la mia squadra”.