La Vela di Calatrava rinasce: da cattedrale nel deserto a simbolo del Giubileo dei Giovani

Dopo anni di abbandono e polemiche, la Vela di Calatrava rinasce grazie a un maxi intervento pubblico da 80 milioni di euro. Il palasport da 15mila posti sarà tra i luoghi simbolo del Giubileo dei Giovani e diventerà un polo multifunzionale all’insegna di sostenibilità, cultura e ricerca. Inaugurazione alla presenza delle istituzioni, con il sindaco Gualtieri che parla di “giornata storica”.

Marta Visconti
Marta Visconti - Collaboratore
3 min di lettura

Ha dominato per anni il paesaggio di Tor Vergata come un gigante addormentato, simbolo di promesse tradite e progetti abbandonati. Oggi, la Vela di Calatrava torna a vivere, dopo un lungo passato di degrado e sprechi pubblici, e lo fa con una nuova anima: non più un’opera incompiuta, ma un polo rigenerato che guarda al futuro, tra ambiente, sport, ricerca e cultura.

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Da scandalo urbanistico a spazio restituito alla città

Alta 75 metri, in acciaio e cemento, la Vela porta la firma dell’archistar Santiago Calatrava. Doveva essere il cuore della “Città dello Sport” in occasione dei Mondiali di Nuoto 2009. Invece, per anni è stata il simbolo dell’incompiuto, una ferita aperta nel tessuto urbano di Roma Est. Ma oggi, grazie a un intervento da 80 milioni di euro finanziato dall’Agenzia del Demanio, l’opera è stata riqualificata e consegnata alla città in vista del Giubileo dei Giovani del 2025.

“Era un’opera abbandonata, in condizioni critiche – ha spiegato Alessandra dal Verme, direttrice dell’Agenzia – e siamo felici di restituirla alla città. È un primo passo di rigenerazione urbana in un’area strategica.”

Un nuovo Palasport e un’area pensata per la sostenibilità

Il progetto ha trasformato il complesso in un palasport da 8.000 posti a sedere, con capienza complessiva fino a 15.000 persone in piedi. Sono stati realizzati parcheggi, spazi verdi, interventi strutturali e consolidamenti delle opere originarie risalenti al 2005. Il tutto con un focus preciso: la sostenibilità ambientale. Nell’area esterna a nord sono stati piantati centinaia di alberi, con l’obiettivo di assorbire in vent’anni circa 45 tonnellate di CO₂.

L’inaugurazione è avvenuta lunedì 7 luglio, alla presenza di numerose autorità istituzionali, tra cui il sindaco Roberto Gualtieri, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, il Vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, e il Monsignor Graziano Borgonovo in rappresentanza del Dicastero per l’Evangelizzazione.

È una giornata storica, ha detto Gualtieri. Per troppo tempo la Vela è stata il simbolo dell’incapacità di portare a termine le opere pubbliche. C’era addirittura chi voleva abbatterla. Oggi diventa invece un punto di partenza per costruire una nuova centralità urbana nel nome della cultura, dell’ambiente e dello sport.”

Verso una “città della conoscenza”

Ma il progetto non si ferma al Giubileo. L’idea, come ha spiegato Fabio Rampelli, è quella di abbandonare definitivamente il sogno irrealizzato della “città dello sport” per abbracciare una nuova vocazione: quella della città della conoscenza. “Non ci sarà la piscina, né l’acqua – ha dichiarato – ma un grande polo dedicato alla ricerca, alla formazione, all’innovazione. Si pensa a un orto botanico a fini didattici, a spazi per le università e persino a una scuola di polizia. Il dialogo con il Ministero dell’Interno è già in corso. Serve un partner privato, ma la direzione è chiara.”

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Mi chiamo Marta Visconti, sono una content creator da oltre 20 anni e una romanista da una vita. Scrivere, raccontare, condividere emozioni è sempre stato il mio modo di vivere il calcio e la Roma in particolare. Su SoloLaRoma.it porto la mia esperienza nel mondo dei contenuti digitali al servizio della mia più grande passione. Dal primo post allo stadio, ogni parola che scrivo ha dentro un pezzo del mio cuore giallorosso. Perché la Roma non è solo una squadra: è casa. E raccontarla, per me, non è un lavoro. È un onore.
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