Colpaccio del Venezia, che nella penultima partita di questa 36ª giornata batte 2-1 la Fiorentina al Penzo ed esce momentaneamente dalla zona retrocessione. Decisivi i gol di Candé e Oristanio, che permetto alla squadra di Eusebio Di Francesco di superare Lecce ed Empoli e salire in quartultima posizione in classifica. Inutile il gol di Mandragora per i viola, che scivolano al nono posto in classifica e scendono dal treno per la Champions League.
Primo tempo
Poche occasioni nei primi 45 minuti terminati a reti inviolate, con la partita che alterna rari momenti di intensità a lunghe pausa. La Fiorentina risente dalle fatiche di coppa e soprattutto delle numerose assenze nel reparto offensivo, orfano di Kean e Gudmundsson (out per un problema muscolare accusato a poche ora dalla gara). Le migliori occasioni sono capitate nel finale con Ndour che ha sfiorato l’incrocio dei pali e Yeboah che ha mandato a lato da posizione ravvicinata dopo aver superato Dodo sulla destra.
Secondo tempo
La ripresa è caratterizzata dall’aumento di pioggia e vento al Penzo. La Fiorentina comanda il possesso palla alla ricerca di spazi, ma il Venezia si difende con ordine e prova a far male in contropiede. Al 59′ i padroni di casa hanno un’ottima occasione con Oristanio, che riceve palla da Yeboah in area di rigore ma da ottimo posizione calcia a lato sul primo palo.
L’occasione dell’ex Inter era il preludio del gol dell’1-0, che arriva appena un minuto più tardi: Kike Perez sposta palla sul sinistro e crossa a centro area, dove spunta dalle retrovie Candé, che stoppa di petto e da due passi batte De Gea, con la difesa della Fiorentina immobile. Al 67′, la viola colpisce un clamoroso palo con Ranieri (fondamentale l’intervento di Radu con il piede) e sul ribaltamento di fronte arriva il raddoppio di Oristanio, che di testa deve solo appoggiare alle spalle di De Gea sul cross di Zerbin.
Il Venezia sfiora addirittura il 3-0, ma Pablo Marì riesce a sbilanciare Yeboah quanto basta per fargli calciare alto. La partita si accende e al 77′ la Fiorentina accorcia le distanze: Mandragora riceve palla da Adli dentro l’area e scivolando riesce comunque a concludere a rete con un sinistro potente sotto l’incrocio.