La notizia era nell’aria già da diverse ora, adesso è arrivata l’ufficialità: per l’ennesima volta nel corso di questa stagione, i tifosi della Roma residenti nel Lazio non potranno sostenere la squadra in trasferta. Infatti, il prefetto ha accolto la proposta del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive e i romanisti della regione non potranno seguire i giallorossi al Penzo, in occasione del match della 24ª giornata di Serie A contro il Venezia, in programma domenica 9 febbraio alle 12:30. Il divieto è esteso anche ai residenti nelle province di Udine e Pordenone.
Il comunicato ufficiale
Questo il comunicato ufficiale della Prefettura: “Le Prefettura di Venezia, su conforme determinazione del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, condivisa in sede di Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ha adottato il provvedimento di divieto di vendita dei tagliandi ai residenti della Regione Lazio per l’incontro di calcio di Serie A Venezia-Roma, che si disputerà presso lo Stadio ‘Penzo’ il 9 febbraio. Il divieto di vendita dei tagliandi per la medesima gara è stato esteso anche ai residenti nelle province di Udine e Pordenone“.
I motivi della decisione
Dunque, la Roma affronterà la trasferta al Penzo senza i suoi tifosi in arrivo dalla capitale. Molti sostenitori avevano già prenotato treno e hotel, considerando che una partita di domenica in orario di pranzo faceva comodo a tutti ed è probabile che in tanti partiranno anche senza biglietto per lo stadio. Ci potranno, essere, invece, i romanisti nel Nord o non residenti nella regione Lazio.
Le autorità hanno classificato il match come “ad alto rischio” dopo gli scontri avvenuti nei pressi di Basiliano tra ultras dell’Udinese e tifosi del Venezia avvenuti la scorsa settimana, considerando soprattutto i rapporti di amicizia tra gli ultras giallorossi e quelli friulani.