Niente è andato per il verso giusto a Bergamo, per una Roma sconfitta che non ha offerto la miglior prestazione possibile, ha mancato il golosissimo 4° posto in solitaria a due giornate dalla fine, si è visto negare un rigore con l’ennesimo uso confuso e non uniforme del VAR ed ha pure visto il controverso episodio di invasione di campo e insulti a Svilar da parte di un tifoso nerazzurro. Non resta che archiviare ciò che è stato e concentrarsi sulla sfida di domenica contro il Milan, per un Olimpico pronto a salutare Ranieri per l’ultima volta in casa e a spingere i giallorossi a colmare quel punticino di distacco da Lazio e Juventus.
Ancora giorni a disposizione del tecnico per studiare l’11 ideale da schierare contro i rossoneri, impegnati questa sera nella finale di Coppa Italia contro il Bologna. Chi sta prendendo quota in queste ore è Alexis Saelemaekers, che vuole spazio nella sfida da ex: il belga, autore di 6 gol e altrettanti assist in 30 gare stagionali e ancora legato contrattualmente ai rossoneri, ha ritrovato il campo contro l’Atalanta (solo 4 minuti) dopo le due panchine consecutive con Inter e Fiorentina, e in un match con il Milan dove la Roma dovrà necessariamente mirare ai tre punti, Ranieri potrebbe affidarsi al suo estro sulla destra per aver maggiore imprevedibilità in fase offensiva.
Ancora Shomurodov e Soulé
Punta dunque ad una maglia da titolare Saelemaekers, e ad oggi potrebbe essere l’unico cambio rispetto all’11 visto a Bergamo, con Rensch che scivolerebbe nuovamente in panchina. L’alternativa potrebbe essere quella di riportare Soulé a tutta fascia, con Baldanzi sulla trequarti o un Pisilli a rimpolpare il centrocampo, ma per ora la coppia formata dall’argentino e da Shomurodov è la più probabile per dare supporto a Dovbyk. Proprio l’ucraino è un tema.
Il dato di 14 partite con 0 tiri in porta dall’inizio del campionato, di cui 11 con le prime dieci squadre della classifica, raffigura un giocatore spesso avulso dal gioco della squadra, inesistente per larghi tratti delle gare ed incapace di colpire con le big della Serie A. Le voci di un possibile addio circolano veloci, e a Dovbyk serve un finale degno di questo nome per provare a portare la Roma in Champions League e cambiare il giudizio negativo che molti tifosi hanno. Un incoraggiamento? Al Milan quest’anno ha già segnato, nel quarto di finale di Coppa Italia.