Tutti ci aspettavamo che, una volta terminato il campionato e conosciuto il destino europeo della Roma, si sarebbe scatenato il putiferio sulle mille altre questioni che la riguardano, e per ora non stiamo rimanendo delusi. Il sì di Gasperini a Ranieri infiamma l’ambiente per quanto riguarda il futuro allenatore, oltre ad un mercato che vede già circolare nomi importanti; un tema che riguarderà anche Nicola Zalewski. Con l’avvicinarsi della finale di Champions League, il polacco ha parlato ai microfoni di Sky Sport.
“Mi aspettavo la finale quando ho scelto l’Inter? In verità sì. Anche da fuori si percepisce che questa è una squadra che punta sempre ad arrivare in fondo in queste competizioni. Gli obiettivi della squadra sono sempre stati questi, anche prima che arrivassi qui io. Per cui, l’obiettivo era quello. Me lo immaginavo e un po’ lo sognavo, manca l’ultimo passo e non possiamo sbagliare”.
Un presente sicuramente importante per Zalewski, il cui futuro però è ancora da scrivere. I nerazzurri vantano un diritto di riscatto da 6,5 milioni, e l’apporto dato in questi mesi sembra aver convinto Inzaghi e Marotta ad esercitarlo: “Il riscatto dell’Inter è sicuramente un mio obiettivo, ma mi concentro su sabato. Poi quello che succede si vedrà”. La permanenza a Milano farebbe felice tutte le parti, anche una Roma che non ha intenzione di puntare su di lui e incasserebbe volentieri un altro gruzzoletto utile per il mercato.
Zalewski verso la finale
Il futuro sembra dunque delinearsi, ma come ribadito dallo stesso Zalewski la concentrazione è tutta sulla finale di Champions: “L’emozione è sicuramente tanta, ma molti miei compagni l’hanno vissuta due anni fa e sanno approcciare questo tipo di partite. Comunque è una squadra composta da calciatori che giocano tutti i giorni ad alti livelli, questo tipo di partite vengono respirate quotidianamente. È una partita da 50 e 50, loro sono una grandissima squadra, hanno tante individualità. Però è una finale di Champions“.
Difficile che l’ex Roma possa partire titolare nel match di Monaco di Baviera, ma la sua duttilità è un arma che Inzaghi tiene molto in considerazione: “Può sembrare banale dirlo, ma gioco dove il mister mi chiede. Poi abbiamo giocatori che devono rifiatare, quindi un cambio modulo ci sta. Io mi adatto tranquillamente, ho giocato in quel ruolo e anche quinto, mi trovo benissimo”.